Coppa Italia, Milan-Roma 3-1, pagelle giallorosse: bene solo Dobvik
La Roma, dopo il successo ad Udine, ricrolla in trasferta contro un Milan che non lascia scampo: la difesa non regge Abraham che chiude i conti già con una doppietta nel primo tempo. Inutile la rete di Dobvik che riaccendere le speranze per un solo quarto d’ora: giallorossi fuori e Milan in attesa della vincente tra Inter e Lazio.
ROMA, PAGELLE GIALLOROSSE: DISASTRO CELIK, MALE DYBALA
Svilar 6: incolpevole sulle 3 reti. Difesa troppo molle e poco solida: paga i tanti buchi lasciati e le distrazioni dei compagni.
Celik 4: un disastro su tutti i punti di vista. Spesso fuori posizione, non riesce mai ad accorciare o ad anticipare. Si fa mettere in mezzo nel 2-0 di Abraham. La Roma, senza Mancini, non può contare sul turco in partite con avversari nettamente più qualitativi e veloci. (dal 46′ Rensch 5: cambia poco con il suo inserimento. La sfrontatezza nelle prime due gare giallorosse si perde immediatamente sotto gli affondi di Theo Hernandez).
Hummels 5: un gigante che affonda piano piano insieme alla nave. La Roma gli mette in mano le chiavi della difesa, ma lui è costretto a marcare non solo gli attaccanti avversari ma anche i propri compagni. Troppo lavoro anche per un veterano come lui. (dal 79′ Nelsson Sv.)
N’Dicka 5: come Hummels è in netta difficoltà sia in fase difensiva che in fase d’impostazione. Nella prima rete si addormenta lasciando da solo Abraham, sul raddoppio copre male la sua zona. Distratto e poco reattivo non si sente a suo agio quando respira l’aria di San Siro.
Angelino 6: unico elemento della difesa a salvarsi. L’ex Manchester City e Lipsia, prova a dare la giusta spinta e a ripiegare con continuità. La sua fascia è meno colpita, ma alla fine deve alzare bandiera bianca anche lui dopo il costante utilizzo nelle ultime gare.
Pisilli 5.5: tanta voglia e forza, soprattutto ad inizio gara con un assist per Shomurodov e una traversa che sottolinea quella sfortuna che continua a perseguitare il ragazzo. Un altro legno e una prestazione che perde di intensità con il passare dei minuti. Esame di maturità rimandato, ma le premesse per un futuro roseo ci sono tutte.
Paredes 5: parte bene ma si perde subito con un ritmo e un passo troppo inferiore al centrocampo del Milan. Viene travolto dai suoi avversari e fa fatica ad emergere. Nella confusione e con la testa, probabilmente, ancora al Boca, si rende partecipe di una prestazione veramente poco brillante. (dal 46′ Pellegrini 5: Ranieri prova a sbegliare il centrocampo e all’inizio l’intuizione è buona. Con il passare dei minuti, però, il capitano giallorosso non riesce, ancora una volta, a caricarsi la squadra sulle spalle).
Kone 5.5: il francese resta la nota positiva di questa Roma che ha trovato un giocatore che lotta e combatte su ogni pallone. Cerca di reggere l’urto contro un centrocampo molto più fisico e cattivo di quello capitolino. Risponde colpo su colpo ma alla fine deve arrendersi non trovando appoggio tra i suoi compagni.
Saelemaekers 5: prova a dare fastidio alla sua ex squadra ma gli manca il dribbling e la capacità di arrivare sul fondo. I cross non arrivano mai puliti e la manovra tende a ristagnare. Peccato viste le ultime partite che hanno portato la sua firma almeno come assistman. (dall’80’ El Shaarawy Sv.)

Dybala 5: non si accende mai e viene ingabbiato dagli uomini di Conceicao. Nel finale di primo tempo tenta con una punizione di riparire la gara, ma l’estremo difensore rossonero ci mette i guantoni. Nessun guizzo e nessuna vera giocata. La Joya non è di casa nella nottata a San Siro.
Shomurodov 4.5: in un primo tempo dove serviva la zampata, il suo apporto non è mai arrivato. Ha lottato, ha combattuto, ma non è mai riuscito a mettere in difficoltà Maignan. Dopo 45 minuti, Ranieri decide di lasciarlo negli spogliatoi. (dal 46′ Dobvyk 6.5: entra, segna subito, fa sognare la rimonta e poi si deve arrendere insieme a tutta la squadra).
Ranieri 5: Obbligato nella formazione iniziale paga aver schierato Celik come “braccetto” invece di oprtare per una difesa a 4. L’attacco del Milan schianta la difesa capitolina, lasciando solo morti e feriti gravi. In avanti Shomurodov non da le garanzie richieste e nella ripresa si cambia volto. Qualche innesto fresco, il gol che riapre la gara, ma il crollo per l’ennesimo errore dietro. Una serata nata male che fa male alla crescita di una Roma che stava ritrovando la sua identità.