Fiorentina-Atalanta 3-1, le pagelle nerazzurre: Bianchi non basta
Un’Atalanta sfilacciata cede il passo alla Fiorentina nell’ottavo di finale giocato al Franchi.

Coppa Italia, dunque, che vola via da Bergamo. Ecco le pagelle nerazzurre, in generale abbastanza insufficienti.
AVRAMOV 5.5 – Può effettivamente farci poco sui 3 gol incassati, ma copre male il primo palo in occasione del primo.
SCALONI 6 – Sulla sinistra Marcos Alonso lo salta spesso ma non riesce mai ad essere realmente pericoloso. Bravo e fortunato.
BELLINI 5 – Partita da dimenticare per il capitano dell’Atalanta, che nel primo tempo perde la trebisonda e lascia ampie scorribande a Gomez & co.
STENDARDO 5 – Valeri gli “appioppa” un fallo da rigore a dir poco inesistente. Lui s’infuria e perde la concentrazione anche nelle azioni successive. Malcapitato.
dal 46′ BIAVA 6 – Il furore agonistico del napoletano lascia spazio alla calma del numero 20. Non copre benissimo neanche lui, ma fortunatamente gli avanti della Fiorentina sono appagati e non segnano ancora.
DRAME’ 6 – Il risultato per l’Atalanta potrebbe anche essere peggiore: provvidenziali le sue diagonali difensive. Purtroppo si infortuna lasciando la sua squadra in 10 a un quarto d’ora dalla fine.
SPINAZZOLA 5 – Il centrocampista in prestito dalla Juve delude e non poco. Acerbo, non incide nel match.
dal 69′ D’ALESSANDRO 6 – Un peccato non vederlo dal 1′, perché l’ex Roma spinge e lo fa anche bene.
MIGLIACCIO 5.5 – Non il solito mastino che siamo abituati a vedere. Scarso filtro a centrocampo, perlomeno nella prima frazione di gioco.
BASELLI 6 – Senza infamia, senza lode. Ma sufficiente.
GOMEZ 5 – Non è di certo il giocatore ammirato a Catania. Ha bisogno di accumulare minuti, e oggi pare veramente un pesce fuor d’acqua.
BOAKYE 5 – Partita da “Chi l’ha visto?”. Impalpabile.
dal 61′ ROSSETI 5 – Non tocca praticamente un pallone.
BIANCHI 6.5 – “Allora è vivo!”, avranno pensato i tifosi atalantini. Partita del riscatto, quella del centravanti ex Lazio e Bologna, nella quale fa reparto da solo. Purtroppo per la Dea, è troppo poco…