Fiorentina-Napoli 1-3, pagelle Viola: e la Coppa se ne va
Finisce 3-1 per il Napoli la finalissima della Coppa Italia, all’Olimpico di Roma.

Finale storica per i tifosi della Fiorentina che si sono riversati in 30mila nella capitale, certi che i loro beniamini avrebbero rispettato le attese, almeno come gioco.
E invece no. La Fiorentina regala i primi venti minuti al Napoli e poi rincorre una speranza che resta tale a fine gara.
Fiorentina in superiorità numerica per metà secondo tempo.
Di nuovo una squadra che si rompe sotto i colpi dell’avversario. Di nuovo una squadra che gioca con gioia e, stasera, anche superficialità (imperdonabile).
PAGELLE FIORENTINA
NETO 6,5: è uno dei migliori in campo. I gol non sono stati colpa sua
TOMOVIC 4: nettamente insufficiente. E’ tornato il giocatore scarso che era.
GONZALO RODRIGUEZ 6: colpevole sul primo gol e sul terzo. Gioca bene a sprazzi
SAVIC 5,5: primo tempo malissimo, secondo tempo più concentrato e più efficace.
PASQUAL 4: proprio nella sera in cui avrebbe dovuto e potuto alzare la sua prima coppa da capitano, ha clamorosamente toppato con una prestazione vergognosa. (dal 11′ s.t. MATI FERNANDEZ 6: entra e porta un movimento migliore e una maggiore concretezza all’azione)
JOAQUIN 5,5: fa molto movimento ma stasera non incide. (dal 27′ s.v. GIUSEPPE ROSSI 6: finisce il calvario dell’infortunio e torna a giocare . Standing ovation)
AQUILANI 5,5: copre spazi e cerca di arrivare sotto porta, ma non emerge mai. (dal 38′ s.t. MATRI 6: impegno e dedizione, importanti, confeziona per Ilicic la palla del possibile pareggio…)
PIZARRO 6: macchinoso e impacciato nel primo tempo, più incisivo e concreto nel secondo
BORJA VALERO 6,5: costruisce di più nella seconda fase della parte della gara. Si perde ogni tanto.
VARGAS 6: sufficienza per il gol realizzato.
ILICIC 5: sbaglia il gol del pareggio e condanna la Fiorentina alla sconfitta, a pochi minuti dal termine della gara. Non c’è altro da dire, se non, che non è un calciatore adatto a grandi palcoscenici
Allenatore MONTELLA 6: la squadra gioca ancora con spensieratezza e troppo corretta rispetto agli avversari. Ha perso una occasione per consacrarsi e consacrare un buon anno di lavoro.