Fiorentina, Pizarro racconta: “Firenze è arte. Roma è sogno. Vi racconto cosa faceva il padre di Totti…”
Tra i tanti ex di stasera, Roma-Fiorentina di Coppa Italia, c’è sicuramente David Pizarro.
Il cileno si è raccontato ai microfoni della Gazzetta dello Sport, passando in rassegna le città in cui ha giocato: “Devo ammettere che sono stato fortunato: quattro città belle e importanti. Il ricordo di Udine è la festa del prosciutto di San Daniele e le gite a Venezia quando ero libero. Milano è una città in cui sei uno qualunque, non ti assillano. La casa l’avevo a Como, ma a Milano venivo spesso“.
Ma forse la città più bella è stata la capitale: “Roma era il mio sogno. Ho comprato casa all’Axa, faccio investimenti immobiliari. La adoro. Mangerei sempre la carbonara. E non posso dimenticare Totti e suo papà, che ci portava la focaccia con la mortadella e la coppietta di carne. Suo papà è un numero uno. A Roma, nei momenti di difficoltà, andavo al Pantheon da solo per ore a pensare. Mi è sfuggito solo lo scudetto. Che rabbia quella partita con la Samp nel 2010. Certo, è una città caotica, c’è il potere, la chiesa. Ho un gran ricordo di Papa Giovanni Paolo II. Ai cortei e ai fumogeni ero abituato dal Cile. Firenze è l’arte. Mi sono goduto la mostra di Picasso. Si può camminare nel centro che è stupendo“.