Napoli-Lazio 0-1, le pagelle degli azzurri: Higuain dove sei?
Il Napoli perde al San Paolo contro la Lazio e deve dire addio alla finale di Tim Cup. Tra gli azzurri tante insufficienze, si salvano in 3.
Andujar 6-Si fa trovare pronto nell’unica occasione in cui la Lazio si rende pericolosa nel secondo tempo. Nulla può sul goal di Lulic.
Maggio 6-Non si fa saltare mai da Felipe Anderson e attacca per tutti e 90 minuti mettendo al centro dell’area di rigore molti palloni pericolosi. Macchia la sua prova dimenticandosi di Lulic in occasione del goal
Albiol 5,5-Mai sicuro di se stesso. Perde il duello con Klose.
Britos 6,5-Dopo appena tre minuti salva il risultato dei suoi. Anche nel secondo tempo mette una pezza in casi estremi.
Ghoulam 5-Prima Candreva poi Felipe Anderson: l’algerino non riesce a tenere il passo dei due. Si fa saltare troppo facilmente dal brasiliano in occasione del goal della Lazio.
Inler 5-Bene in fase di contrasto, male in quella di impostazione. Come Ghoulam, in occasione del goal laziale, si fa saltare facilmente da Felipe Anderson.
Gargano 4,5-Il peggiore in assoluto. Sbaglia più del solito anche gli appoggi facili e non rimedia contrastando gli avversari. Un rientro non esaltante. (Dall’85’ Insigne 6-In pochissimi minuti riesce, con un’azione fenomenale, a creare la palla goal più nitida del Napoli).
Gabbiadini 6,5-Almeno lui ci mette il sinistro. Le occasioni più pericolose vengono tutte dai suoi piedi: prima una punizione che si stampa sul palo, poi lo splendido assist ad Higuain che l’argentino spreca. (Dal 72′ Callejon SV).
Hamsik 5-Si nasconde per tutto il primo tempo. Nel secondo inizia a sbagliare un’infinità di palloni. Nel finale di gara si ricorda che ha le qualità e sfiora un eurogoal. Troppo poco.
Mertens 5,5-Lui ci mette il solito brio, ma manca sempre nell’ultimo passaggio. (Dal 68′ De Guzman 5-Entra e si ritrova sul piede la palla per andare in vantaggio, che lui sbaglia).
Higuain 4,5-Si divora un goal clamoroso sbagliando il primo controllo, probabilmente poteva anche tirare di prima. Lo si rivede nervoso come ad inizio stagione. Sprecone.
Benitez 4-Dice di voler vincere la partita, ma in campo ci va una squadra stranamente attendista. I suoi cambi “scientifici” risultano, di nuovo, sbagliati. Insigne in pochi minuti dimostra che doveva essere lui a prendere il posto di Mertens. Nel finale, in svantaggio, invece di inserire un attaccante fisico come Zapata inserisce il piccolo Insigne pur di non snaturare il suo dogma tattico. 1 goal in 6 partite per il suo Napoli: e pensare che la fase offensiva era l’unica cosa che agli azzurrri non mancava.