Armero, multa di 34mila euro e SUV sequestrato per una “notte brava” di 2 anni fa a Udine
L’esterno sinistro del Napoli militava ancora tra i ranghi dell’Udinese quando, dopo una vittoria della sua ex squadra sulla Juventus, con conseguente serata di vivaci festeggiamenti, venne fermato da una pattuglia di carabinieri: era l’alba del 22 Dicembre 2011, e i carabinieri di Udine fermavano una BMW X6, insospettiti dall’andatura particolarmente lenta dell’auto.

Le cronache riportano che il conducente, Armero appunto, in evidente stato di ebrezza, scende dall’auto, ma si rifiuta di sottoporsi all’alcool test e reagisce in maniera eccessiva e violenta alle insistenze dei carabinieri, arrivando persino a minacciarli di morte. Per di più, l’esterno colombiano, era in possesso di una patente emessa dal suo paese d’origine, scaduta e non convertita, seppur fosse trascorso già un anno dal suo arrivo in Italia. Si apre il procedimento giudiziario, le accuse sono di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, guida in stato di ebrezza e senza regolare patente. Si esperisce un primo tentativo di patteggiamento, non va a buon fine, non si trova un ente disposto ad accoglierlo per svolgere i servizi di pubblica utilità nel tempo lasciato libero dai suoi impegni calcistici, e dunque i legali di Armero si vedono costretti a rinunciare all’opposizione al decreto penale di condanna, accettando l’ammenda di 34mila euro e la confisca della già citata BMW X6. La festa è costata forse un po’ troppo, stavolta.