Dal calcio giocato alla panchina: Natalino ci mette il cuore
Sono passati solo pochi mesi dall’addio al calcio di Felice Natalino, causato purtroppo, da problemi cardiaci.

L’ex Inter ha però rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, nella quale ammette di aver intrapreso la carriera di allenatore assieme a suo padre, in una scuola calcio calabrese. Ecco le parole dell’ex giocatore:
““Papà gestisce la scuola calcio da trent’anni, ci mette entusiasmo e competenza. Mi dicono fosse davvero bravo con il pallone, ma erano altri tempi: s’è laureato in scienze motorie e ha intrapreso un percorso diverso”.
Anche un tuffo nel passato, per Natalino: un passato che purtroppo non potrà vivere più da calciatore. L’ex terzino ricorda: “I momenti più belli? L’esordio in A a San Siro contro il Parma: diciott’anni appena, papà in tribuna. La prima da titolare all’Olimpico con la Lazio. E poi il debutto in Champions con il Werder Brema, il grande Zanetti che mi lascia il posto”.
L’ultima frase, però, lascia trapelare quanto possa essere difficile abbandonare un sogno a soli vent’anni: “Avrei potuto far carriera, ma purtroppo il destino ha voluto diversamente”.
Noi, ma sicuramente anche tutto il mondo del calcio, gli auguriamo di raggiungere da allenatore quei successi che, disgraziatamente, uno scompenso cardiaco gli ha causato. Auguri, Felice!