Venezia, il nuovo presidente è Joe Tacopina
Gli americani sbarcano in laguna. Dopo gli iraniani e i russi, è il loro turno. In realtà, la nobile decaduta, reduce da tre fallimenti in dieci anni, era già passata da tre mesi nelle mani di un ampia cordata a stelle e strisce di cui l’imprenditore James Daniels veniva ufficiosamente ritenuto rappresentante principale. In tutto questo tempo però mai un componente americano del club ha messo piede o dato voce al Venezia. In questo tempo la guida è stata affidata agli avvocati Vasta e Santarelli, ma soprattutto alla sapiente mano del direttore sportivo romano Perinetti. Quest’ultimo, ha allesitito in fretta e furia, nel poco tempo a disposizione, una compagine capace di dominare il campionato (sei vittorie in sei incontri e una rosa composta da elementi come Barreto, Serafini e Fabiano) e impegnandosi in una campagna di fidelizzazione, o meglio, di coinvolgimento di una tifoseria ormai depressa e dispersa. L’avvocato Joe Tacopina, uscito non senza strascichi dal club felsineo del Bologna, di cui è stato nei primi periodi il presidente rossoblu, è il nuovo volto principale del Venezia, pronto ad accoglierlo nella giornata di venerdì.

I dubbi dell’ambiente e del tifo veneziano, dopo anni di illusioni e affondamenti, sono stati sin’ora legati appunto ai vertici societari. I risultati sul campo, positivi anche nelle precedenti gestioni, sono stati accompagnati da grossi interrogativi poi divenuti terribili realtà nei fatti. Negli anni, la vicinanza della piazza si è mano a mano disgregata e assopita, per una piazza seria, ma difficile e particolare. Compito della nuova dirigenza è proseguire sul filo conduttore disegnato attualmente, in un profilo basso, fatto di meno promesse e più presenza, e nella campagna di coinvolgimento di un tifo disperso e ridotto allo zoccolo duro.