Zeman finisce su “Topolino”: “Non ha mai vinto niente”, ma l’autore della storia spiega l’umorismo
Su “Topolino” si chiama Zekdink Zeròn. Ha penne e piume e mentre digrigna i denti non c’è spazio per far fuoriuscire la sigaretta dal becco, ma è la chiara caricatura di Zdenek Zeman, uno degli allenatori più apprezzati e al tempo stesso contestati che abbiano mai calcato i campi della Serie A.
L’intento umoristico è ben evidente ed intere generazioni hanno appreso negli anni che fosse buona abitudine degli autori di “Topolino” parodiare di tanto in tanto eventi e vip di una certa risonanza mediatica (basti pensare al ricorrente Vincenzo Paperica, alter ego di Vincenzo Mollica), ma la faziosità calcistica è un nervo troppo scoperto per poter essere toccato anche in un semplice balloon.
Più che come un attacco a Zeman, la presentazione di Zeròn è da intendersi come la classica esasperazione di pregi e difetti o di tratti caratteristici tipica delle caricature, ma c’è a chi questo dettaglio è sfuggito e ha cominciato ad inveire contro Fausto Vitaliano, autore della storia in questione. Lo stesso Vitaliano, quindi, ha spiegato tramite Facebook il senso di quella vignetta: “Secondo me, Zeman è DAVVERO un maestro del calcio, un tecnico geniale e visionario, intelligente e imprevedibile. Non ha vinto quanto avrebbe meritato di vincere per le stesse ragioni per cui Materazzi diventa campione del mondo e Zidane viene espulso durante la finale: perché nel calcio non esiste logica. Ciò detto, quella che ho scritto è una storia a fumetti per i lettori di Topolino. Può piacere o non piacere, ma rimane solo una storia umoristica (almeno negli intenti). Se qualcuno ci ha voluto vedere dell’altro e non ha trovato di meglio da fare che analizzare i motivi per cui “Topolino attacca Zeman”, io non so davvero cosa farci se non consigliargli di spegnere il computer e uscire di casa, perché la vita reale sta fuori. Viva Zeman. Viva Topolino.”.
Il messaggio è chiaro. La polemica, invece, assolutamente gratuita. Zeròn, infatti, appare anche in altre fasi della storia, dove viene invece celebrato: “Noi non crediamo a quello che dicono i giornali di tutto il mondo! Qui in Alaska siete considerato il più grande allenatore della storia!“, esclama un personaggio secondario. Zeròn, odiato e amato. Proprio come Zeman.