A. Bilbao-Roma 3-1, pagelle giallorosse: Hummels elimina i capitolini
La Roma ci mette tutto in Spagna, in uno stadio che ha voluto sfidare l’Olimpico dell’andata. I giallorossi restano in 10 troppo presto per un intervento horror di Hummels. Nonostante tutto, i padroni di casa, fanno fatica a sfondare, ma passano prima del duplice fischio. Nella ripresa, non regge il muro dei capitolini che sono costretti a salutare la competizione europea.
ROMA, PAGELLE GIALLOROSSE: SVILAR E PAREDES GLI ULTIMI A CADERE. HUMMELS TERRIFICANTE
Svilar 7: chiamato agli straordinari in una serata che doveva essere un po’ più tranquilla. Ci mette i guantoni ogni volta che po’. Si arrende prima del duplice fischio a Williams. Nella ripresa, un paio di interventi ancora decisivi: incolpevole sulle reti.
Mancini 6: ordinato e ovunque. Lotta con il sangue agli occhi e prende le redini del reparto dopo il suicidio di Hummels. Cerca di suonare la carica e la Roma, inizialmente lo segue. Nella ripresa, cala affossato da un lavoro troppo grande.
Hummels 3: errore da dilettante, la pezza che ci mette è anche peggio. Fallo, rosso e Roma in 10 dopo solo 10 minuti. Un regalo enorme per l’Atletico.
N’Dicka 6: come Mancini è chiamato a fare gli straordinari per reggere una situazione disperata. Prova qualunque soluzione possibile per poi arrendersi alla superiorità degli avversari: non tecnica ma numerica.
Rensch 6: dopo l’espulsione di Hummels, deve arginare per 80 minuti Williams. Tenta di fare del suo meglio: regge l’urto, prova a far ripartire la Roma. Qualche errore di disattenzione, ma nel complesso e nelle difficoltà, si sta dimostrando un acquisto di valore. (dall’84’ Saelemaekers Sv.)
Paredes 6.5: il rigore per il gol della bandiera che, però, non rende meno amara la serata giallorossa. L’argentino prova ad arginare tutto quello che può a centrocampo: lotta e combatte, imposta e detta i tempi, ma è inutile in un continuo assalto da parte dell’avversario.
Cristante 5.5: parte bene, benissimo con un palo che, però, perde di valore con la bandiera del guardalinee alzata. Dopo l’espulsione, si mette davanti alla difesa e prova a ripartire cercando di non farsi schiacciare troppo. Con il passare dei minuti cala decisamente e per poi farsi scappare Nico Williams. (dall’84’ El Shaarawy 6: entra, fresco, guadagna il rigore. Vitalità per quello che può valere).
Angelino 5.5: troppi errori in una serata che da subito si complica. Tiene la testa bassa e attacca anche quando non dovrebbe. Ripiega spesso in ritardo e lascia in gioco Williams sulla rete del vantaggio. Tattica da rivedere.

Dybala 6: illumina e si accende quando può, dando filo da torcere ad un Atletico affamato che non ha tempo da perdere e che vuole recuperare. Il pallone è sempre incollato ai piedi. Gioca in modo intelligente e con una classe da fare invidia: nel momento di difficoltà, Ranieri pensa al campionato e lo toglie per mettere in campo più muscoli. (dal 60′ Shomurodov 6: pronti, via, tiro e profondità alla squadra. Purtroppo però è tardi per cambiare la direzione del vento).
Baldanzi 6.5: come Dybala, è scattante, fresco e pimpante. La Roma beneficia subito del suo stato di forma e prova a seguirlo. L’espulsione complica le cose, ma come un folletto, l’ex Empoli, riesce sempre a dare fastidio all’avversario. Come Dybala viene chiamato fuori dall’allenatore per mettere un po’ più di muscoli in un contesto difficile. (dal 60′ Pisilli 5.5: fa difficoltà a restare in piedi. Un po’ affaticato e con degli scarpini, forse, non adatti)
Dobvik 4: costantemente solo, non riesce mai a stoppare un pallone e dare fiato alla squadra in netta difficoltà. C’è bisogno dell’ariete in avanti, che protegga palla e faccia salire e rifiatare la squadra. Non fa nulla di tutto questo nonostante il fisico con il quale dovrebbe spaccare tutto. (dal 53′ Soule 5: freschezza e dinamismo. Purtroppo il livello dell’Atletico è più alto rispetto a quello della mezza classifica della Seria A).
Ranieri 5: purtroppo la scelta di Hummels pesa come un macigno sul risultato finale. La Roma l’aveva anche preparata bene e rischia veramente poco anche in 10. Poi la carenza di ossigeno e qualche distrazione di troppo, compromettono il cammino europeo dei giallorossi. La colpa maggiore, ovviamente, è del tedesco con un errore da principiante e non da ex campione del mondo.