Fiorentina-Roma, Garcia carica i suoi: “Dobbiamo essere protagonisti”
Rudi Garcia, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Europa League che domani sera metterà di fronte ai giallorossi la Fiorentina di Vincenzo Montella.

“Contro la Fiorentina abbiamo già giocato tre volte e penso che domani sarà una gara differente dalle altre. Dobbiamo gestire la sfida nei 180 minuti: l’unica soluzione per qualificarci è giocare bene le due partite”.
Non sta vivendo un buon momento la squadra di Garcia, reduce dal pareggio contro il Chievo: “Fare meglio di quanto fatto contro il Chievo non sarà difficile. Vorrei vedere la Roma di Rotterdam, quella del primo tempo con l’Hellas e quella degli ultimi 20’ con la Juve. Sono fiducioso sulle possibilità dei miei giocatori: possono giocare bene come facevano poco tempo fa. I miei giocatori sanno che dobbiamo essere pronti per qualsiasi atteggiamento dell’avversario. Dobbiamo essere protagonisti e mettere in campo le nostre qualità“.
La squadra però non ha nessuna intenzione di mollare il colpo: “Mancanza di intensità? Oggi ho avuto paura di perdere due giocatori per infortunio durante la partitella in seguito a dei contrasti, penso sia una buona risposta”.
Passando alla probabile formazione, Garcia si concentra sul suo reparto offensivo: “Noi non abbiamo Totti, loro non hanno Gomez. Ma loro possono schierare Babacar, noi Doumbia, quindi non è detto che giocheremo senza centravanti. Anche senza punta, comunque, ci sarà un altro elemento che può portare caratteristiche differenti e può essere una scelta tattica interessante”.
Nonostante qualche assenza, Garcia può comunque contare su Ljajić: “È il nostro miglior marcatore, sta migliorando dall’inizio della stagione e sarà molto importante per noi sia domani che per il resto della stagione. Da quando è arrivato ho sempre detto che ha un talento enorme. Ha preso consapevolezza che lavorando questo talento può diventare letale. È stato criticato alcune volte l’anno scorso, ma la risposta viene sempre dal campo e lui ha dato la migliore risposta. Ora però non si deve addormentare. È stato d’esempio”.
Per finire, il tecnico si concentra anche su cosa rappresenti l’Europa League per una squadra come la Roma: “Sapevamo che non la Champions era per noi. Noi vogliamo andare ai quarti di finale. Sappiamo che abbiamo due partite davanti e dopo l‘obiettivo principale della stagione rimane la qualificazione per la prossima Champions League“.