Lazio-Trabzonspor finisce 0-0 tra i fischi assordanti dell’Olimpico
La Lazio si gioca il primato nel girone J di Europa League con il Trabzonspor di Malouda: all’Olimpico di Roma va in scena infatti l’ultima giornata della fase a gironi, con Petkovic che vuole chiudere in testa.

Petkovic schiera una squadra rimaneggiata con il rientro di Biava in difesa (lontano dai campi dalla sfida contro il Chievo) affianco a Novaretti, Ledesma in cabina di regia e Felipe Anderson, Ederson e Keita dietro a Floccari.
Il Trabzonsport parte molto basso puntando sui contropiedi dei giocatori di qualità e dotati di buona gamba come Malouda e Henrique; dall’altro lato la squadra biancoceleste prova a fare la gara passando per i piedi di Ledesma. Nel primo tempo solo qualche buono spunto, ma isolato di Felipe Anderson, di Ederson e di Keita accende la luce in una gara molto bloccata in cui gli ospiti sono praticamente inesistenti sotto porta e non procurano grattacapi a Berisha.
Sugli sviluppo di due calci di angolo la Lazio sfiora due volte il vantaggio: prima è Floccari a svettare bene in area di rigore non trovando la porta per qualche centimetro, poi è Ederson dopo una azione rocambolesca ad esibirsi con una rovesciata poco efficace.
Nella ripresa Petkovic vuole smuovere le acque con Candreva: esce Felipe Anderson apparso ancora un pò a disagio con i ritmi del calcio europeo. Anc0ra una volta la Lazio si dimostra poca roba sotto porta e nonostante la buona mole di gioco costruita manca troppo Klose a questa squadra: il tecnico si gioca anche la carta Hernanes che subentra ad Onazi. Al 74′ torna in campo Klose: esce il numero 10 Ederson con la Lazio che prova il tutto per tutto e sfiora il vantaggio proprio con il tedesco su un buona palla di Candreva.
Poche però le occasioni create: il calo fisico e conseguentemente del ritmo della gara è davvero preoccupante. Nei quattro minuti di recupero decretati dall’arbitro non succede più nulla: all’Olimpico finisce 0-0 tra i fischi assordanti dei pochi tifosi presenti sugli spalti.
La Lazio passa come seconda nel girone J: inevitabili ancora una volta le critiche e i fischi a fine gara alla squadra e al tecnico Petkovic, diventato il capro espiatorio delle lacune di un mercato disastroso da parte del ds Tare e del presidente Lotito. A gennaio servono forze fresche in ogni reparto.