Tottenham-Inter 3-0, la cronaca del match; nerazzurri con un piede fuori dall’Europa
A White Hart Lane partita dal sapore di Champions per questo ottavo di finale che si prospetta spettacolare. Stramaccioni stupisce tutti e lancia dal primo minuto Antonio Cassano con Kovacic a fare da trequartista. Ranocchia recupera e si piazza al centro della difesa; Guarin non ce la fa e si accomoda in panchina. Villas Boas si affida al fenomeno Bale, vera e propria bestia nera dei nerazzurri.

Pronti, via e il Tottenham passa subito in vantaggio: Sigurdsson crossa dalla sinistra, Bale anticipa di testa Cambiasso e, in torsione, trafigge Handanovic. Spurs molto aggressivi e nerazzurri schiacciati nella propria metà campo. Defoe sfonda per vie centrali, ma dopo aver dribblato Cambiasso e Chivu, trova uno strepitoso intervento di Handanovic sulla conclusione di sinistro. Al 14esimo Bale entra in area di rigore e subisce l’intervento di Gargano, ma il gallese accentua la caduta e viene ammonito. Giallo importantissimo per l’Inter perché Bale, diffidato, salterà la gara di ritorno a San Siro. L’Inter prova a reagire ma il Tottenham è incontenibile, soprattutto sulle fasce. Dembelè fa quello che vuole sulla destra e mette in mezzo con 3 giocatori del Tottenham contro 2 difensori dell’Inter. La palla arriva a Defoe che calcia da ottima posizione, ma trova ancora una volta un miracoloso Handanovic; sulla respinta arriva Sigurdsson che non può sbagliare: 2-0 Tottenham. I padroni di casa corrono il doppio dei nerazzurri, schiacciati in difesa con Cassano isolato in avanti e assistito solo saltuariamente da Alvarez e Pereira; strapotere fisico imbarazzante della squadra inglese e ennesimo avvio disastroso dell’Inter in questa stagione. Al 41esimo Alvarez si divora il gol che avrebbe potuto riaprire il match: Cassano trova un corridoio per l’argentino che ha tutto il tempo di prendere la mira, ma in area di rigore calcia malissimo di sinistro e la palla finisce ampiamente a lato. Il primo tempo si chiude con il pesante passivo di 2-0 dopo un solo minuto di recupero.
Stramaccioni prova a sistemare le cose nel secondo tempo sostituendo Juan Jesus con Palacio, eroe della rimonta di domenica contro il Catania e sicuramente uomo più in forma fra i nerazzurri. La seconda frazione si apre sulla falsa riga della prima con il Tottenham in netta superiorità e l’Inter in completa difficoltà. Al 9′ minuto da calcio d’angolo di Bale, stacca Vertonghen completamente solo in area e insacca facilmente di testa. Inter completamente annichilita dagli inglesi e inerme sule palle aeree: ogni cross del Tottenham è una potenziale palla gol! All’11esimo esce lo spettro Kovacic, spettatore non pagante, ed entra l’acciaccato Guarin. Continua imperterrita l’offensiva degli Spurs che sfiorano il gol del 4-0 con Bale prima (bella azione personale e conclusione a lato) e Defoe dopo (altra grande parata di Handanovic). Al 64esimo primo cambio per il Tottenham: Dembelè, autore di una partita eccelsa, lascia spazio a Livermore. Stramaccioni si gioca anche l’ultima sostituzione inserendo Jonathan per Alvarez. Al 29esimo seconda occasione clamorosa fallita dall’Inter: Cambiasso batte velocemente una punizione a centrocampo e trova Palacio che, a tu per tu con Friedel calcia centrale; il portiere americano trova una gran parata con il piede sinistro. L’Inter ha tirato soltanto due volte verso la porta difesa da Friedel ed è riuscita in entrambi i casi a creare azioni pericolose, ma la totale assenza di gioco dei nerazzurri è preoccupante, soprattutto a centrocampo dove Gargano ha perso una quantità incalcolabile di palloni e Cambiasso è apparso in difficoltà a tenere il passo forsennato degli inglesi.
Il match finisce sul risultato di 3-0. Qualificazione virtualmente archiviata per gli Spurs, che avrebbero potuto infliggere all’Inter un passivo ben peggiore.