Coppa Italia, Lazio-Fiorentina 1-0, pagelle viola: disastro centrocampo e non c’è partita
“Arrivederci Roma…” la canzone più adatta per descrivere il cammino di Coppa Italia della Fiorentina che si è spento stasera, all’Olimpico, di fronte a una Lazio nettamente superiore.
Il primo tiro in porta dopo 48 minuti, è un dato di fatto che narra, senza altro aggiungere, tutta la storia della partita dei viola.
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Prova altamente imbarazzante e inferiore alle attese, nel primo tempo, recupero modesto nella ripresa ma senza pericoli per la porta della Lazio.
Unica nota positiva: il portiere polacco Dragowski
La sconfitta e l’eliminazione di questa sera, sono frutto delle scelte di Pantaleo Corvino e di Stefano Pioli e della loro incapacità di aver messo insieme una squadra dignitosa.
PAGELLE FIORENTINA
DRAGOWSKI 7: il gol non era prendibile. Fa almeno 3 parate molto belle e decisive. Senza di lui il passivo sarebbe cresciuto molto.
GASPAR 5: salva il risultato subito dopo il vantaggio della Lazio, togliendo dalla linea di porta un tocco di Anderson. Per il resto è un calciatore inadatto alla massima categoria. Più spiccata propensione all’attacco ma scarsità di mezzi tecnici e di senso della posizione. Bocciato (dal 28′ s.t. GIL DIAS 5: non entra in partita. Commette un fallo di mano ingenuo e per scarsa concentrazione, su uno stop innocuo sulla fascia, e questo dimostra come gli manchi l’approccio giusto alla partita)
ASTORI 5,5: un buon giocatore, in mezzo a una mandria di incapaci dovrebbe emergere, ed invece gioca con sufficienza e viene risucchiato nella mediocrità.
MILENKOVIC 5: qualche avvisaglia di una tecnica discreta c’è, ma ha giocato una partita da dimenticare. Negli ultimi 15 minuti non ce la faceva più e ha preso anche l’ammonizione, giocando praticamente da fermo e rallentando ancora la manovra difensiva viola.
VITOR HUGO 5,5: un difensore come molti ce ne sono. Ha giocato una gara sottotono in cui l’unica attenuante è che di fronte c’era un avversario di ottimo livello.
CHIESA 5,5: spazia e svaria da una fascia all’altra nella ricerca di qualcosa che, questa sera, non è riuscito a trovare. Suo l’unico tiro davvero pericoloso nella porta di Strakosha. Ha avuto dei momenti di vuoto nel sostenere la manovra della squadra, nelle due fasi.
BENASSI 4: inesistente. Ha sbagliato tutto. A volte la condizione mentale pesa enormemente sulle partite e la sua ha influito su tutto il primo tempo della Fiorentina, condizionandone la riuscita (dal 1′ s.t. EYSSERIC 5: non si capisce che giocatore sia. Rallenta la manovra e non verticalizza quando deve. Anche tecnicamente sembra molto “grezzo” e troppo spesso, se disturbato dall’avversario, non lotta)
CARLOS SANCHEZ 4: improponibile, a tratti irritante, lento, macchinoso, apparentemente svogliato, poco lucido anche nei recuperi sugli avversari. La sua migliore scelta tattica è il passaggio/appoggio all’indietro. La sua peggiore dote è cercare lanci in profondità. Bocciato.
VERETOUT 5,5: lotta e corre ma manca nella costruzione della manovra e, a volte, ha dei blackout incomprensibili che fanno perdere palla in modo determinante e pericoloso alla squadra.
SAPONARA 4: un giocatore che sembra non avere più nulla da dare e da dire alla Serie A (o forse non l’ha mai avuto). Gira per il campo a vuoto e quando tocca la palla lo fa nel modo totalmente sbagliato e inefficace. Manca qualcosa dal punto di vista mentale, anche come approccio alle partite. Una gara veramente disastrosa, la sua, che fortunatamente è durata solo un tempo… (dal 1′ s.t. SIMEONE 5,5: ha dato dinamicità alla gara della Fiorentina, l’intesa con Babacar manca, ovviamente, però potrebbe venir fuori qualcosa di interessante, per il futuro. Ha aperto la difesa laziale e ha cercato di portare fuori i centrali biancocelesti)
BABACAR 5,5: è mancata la “zampata” vincente e decisiva, è mancata la palla giusta da scaraventare verso la porta della Lazio, ma ha messo in campo tutto quello che poteva. Con l’ingresso di Simeone è sembrato più sostenuto nella manovra, ma è comunque mancata l’armonia e la coralità del gioco.
Allenatore PIOLI 5: modulo iniziale 4-5-1, poi passato a 3-1-4-1-1, poi a 3-1-4-2, infine a 3-4-3. Senza risultati. In una partita decisiva e senza ritorno, mette in campo Sanchez, Saponara, Gaspar in condizioni imbarazzanti. Schiera anche il giovane Milenkovic, senza pensare che la Lazio non è il Cagliari o il Benevento, e che il ragazzo non ha i 90 minuti nelle gambe. Fa partire Babacar come unica punta per dimostrare che le sue scelte su Simeone sono giuste e che il senegalese non riesce a “fare reparto” da solo ed più adatto ad entrare a partita in corso. La squadra a centrocampo è inesistente e la manovra migliore è quella di dare palla indietro, senza costruire nulla e risultando troppo lenta nel mettere in pratica le idee (se mai ci fossero) di gioco. Senza un centrocampo valido è noto che non ci possono essere prospettive per una squadra.
ARBITRO Sig. DAMATO 6,5: non sbaglia praticamente nulla.