Fiorentina, Gomez: “Toni mi ha insegnato la tranquillità”
Conferenza stampa della viola che concede alla stampa la sua stella.

Ai microfoni arriva infatti Mario Gomez che, dopo il lungo infortunio, sembra finalmente tornato a pieno regime:
Sulle condizioni: “Sto bene, la voglia di segnare c’è sempre, anche quando si sta meglio. Non dobbiamo lamentarci troppo, serve lavorare sul campo. Possiamo dare di più. Mi mancava la tranquillità ma ora mi sento bene, dopo tre settimane col gruppo, con lo spirito giusto. Le ultime due partite sono andato bene, manca il gol. Dopo un lungo stop è dura, non si può tornare subito e fare le stesse cose di prima. Ci vuole tempo, ma ora non serve parlare. Mancano tanti punti, e cose che possiamo fare al campo”
Su Marin: “Non possiamo parlare di un singolo, ma dobbiamo fare meglio tutti insieme. Dobbiamo lavorare per difesa e attacco tutti insieme. Anche io posso dare qualcosa alla squadra ma non è che io e Marin cambiamo tutto. Di sicuro è un ottimo giocatore”.
Su Babacar: “Lui e Bernardeschi sono ottimi giocatori. Baba farà la sua bella carriera, ha tutto ciò che serve per un attaccante.Ha fatto ottime cose senza di lui non so dove saremmo”
Sulle responsabilità: “Gruppo debole? Quando si perde tutti sono più nervosi, anche quando ero al Bayern era così. Qui ci sono giocatori forti però in queste situazioni è importante essere in campo al cento per cento e dare tutto e poi la fortuna arriva. Non parliamo di cose psicologiche, serve la vittoria”.
Su se stesso: “Ho bisogno della sicurezza davanti alla porta e non come mi danno i palloni. Per una punta è importante segnare, ogni rete ti dà sicurezza. In dieci anni di calcio so che i gol arrivano quando si dà tutto e cerco di farlo ogni giorno in allenamento. Le ultime due partite non sono andate male, loro hanno fatto gol e noi no. Tre settimane fa c’era gran caos a Napoli ora no, nel calcio si cambia velocemente”.
Ancora su se stesso: “Per me importante avere la sicurezza in campo, nelle situazioni
Sulla nazionale: “Quest’estate sono stato felice per i miei compagni. Quando torno a segnare tutto il resto verrà da solo. Ora penso solo alla nazionale. Per me ora conta la Fiorentina. Spero che uno dei miei compagni vinca il pallone d’oro ma Cristiano Ronaldo e Messi sono fortissimi. Uno dei tedeschi può vincerlo, Neuer potrebbe essere”.
Sulle critiche avute dalla Merkel: “E’ tifosa del calcio? Sì in effetti è esperta. Beh, purtroppo per quanto riguarda gli infortuni è andata così, ma anche questo guaio è passato e guardo avanti. Non posso cambiare gli ultimi dodici mesi”.
Terzo posto? “Non è il momento di parlarne, dobbiamo concentrati su noi stessi
gli stadi italiani? “I tifosi italiani in uno stadio chiuso in Germania sarebbe bellissimo ma non si possono fare questi paragoni. Qui gli stadi sono tutti vecchi, solo a Torino è come in Germania. I campi sono meglio in Germania, qui fanno schifo. Il campo nostro per allenarsi non è bellissimo”
Sulla trasferta di Verona: “Ne parleremo appena tornano tutti i nazionali”.
Giocare sempre novanta minuti? “Sì, però l’anno scorso dopo l’infortunio ho avuto problemi e allora ho parlato con Montella per evitare ricadute. Io comunque voglio sempre giocare”.
Io e Babacar insieme? “E’ possibile, perchè no?”
“Mi fanno complimenti per l’italiano ma li voglio per come gioco. L’infortunio è successo e è stata una fase difficile, però cerco di dare il massimo e cambieremo le cose”.
Offerte per me? “Sono venuto qui con tanta voglia, se non venivo qui restavo al Bayern. ho giocato solo cinque gare e non aveva senso andare via”.
Sui tifosi: “Eccezionali, anche dopo il ko col Napoli, i nostri supporters sono stati sensibili, hanno visto che avevamo dato il massimo. Importante è essere tutti uniti”
Su Toni: “Se penso a lui mi viene da sorridere. Lo conosco ma non bene come voi. Ho giocato un anno con lui, lui è un esempio perchè ha sempre la testa su, sempre positivo, mi ha insegnato a essere tranquillo nella vita”