Catania-Inter 0-3: Mazzarri e la gara perfetta
CATANIA – Nel primo tempo comincia meglio il Catania, sfiorando il vantaggio per tre volte, la più clamorosa con Leto, al 9°, che solo davanti ad Handanovic cerca la soluzione più difficile, sotto le gambe del portiere, non trovando abbastanza spazio. Legge del calcio vuole ogni spreco equilibrato da un’occasione avversaria, e così al 19° è l’Inter a passare. Monzon non era in forma a Firenze nel confronto con Cuadrado; Juan Jesus non è il colombiano

ma l’effetto è lo stesso, palla in mezzo dove Palacio deposita in rete a porta vuota. Nessuna delle due formazioni prevale sull’altra. Il Catania produce più gioco, l’Inter aspetta e riparte in velocità come Mazzarri vuole. Due conclusioni dalla distanza di Tachtsidis e Almiron, pur insidiose, non valgono il pareggio contro l’undici nerazzurro che si chiude per intero dietro la linea del pallone. Sul finale di tempo, due cambi. Nel Catania fuori l’infortunato Izco per Lopez. Nell’Inter fuori Kovacic per Taider. Nessuna altra emozione nei primi 45′. Al 3° della ripresa l’Inter sfiora il raddoppio con Nagatomo, di testa, in tuffo, Andujar para a mano aperta salvando il risultato. Al 10° il raddoppio dell’Inter, con Nagatomo, conclusione di testa su cross di Palacio dalla sinistra. Al 16° altro cambio obbligato per Maran, fuori Alvarez, dentro Rolin. Al 20° fuori Leto per Doukara. Al 22° dentro Belfodil per Guarin. Al 25° occasione per il Catania, colpo di testa ravvicinato di Almiron, oltre la traversa. Al 30° terza rete dell’Inter, splendida azione di Alvarez che dalla mediana penetra senza ostacoli fin dentro all’area, conclude in diagonale sul palo col pallone che si insacca su quello opposto. Sul finire di gara il Catania molla la presa, cede fisicamente, e rischia più volte il 4-0, eccessivo per i demeriti del Catania, non per i meriti dell’Inter.