Ascoli, Nicoletti: “Con la nuova società potrei tornare”
Sono stati 33 giorni da Amministratore Unico intensi, pieni di affetto e di significato, quelli di Costantino Nicoletti, imprenditore fiorentino, alla guida dell’Ascoli Calcio, glorioso club di Lega Pro, fallito qualche giorno fa.

Nicoletti parla della sua esperienza in esclusiva ai microfoni di Tuttomercatoweb, non nascondendo comunque un pizzico di amarezza e la possibilità di tornare a guidare la società marchigiana con la nuova Dirigenza: “E’ stata un’esperienza breve ma intensa, sono stati 33 giorni molto emozionanti. E’ stata una grande esperienza, vivere un club da dentro ti fa capire tutti i meccanismi. Resta un retrogusto amaro per il fallimento della società. Io ci ho provato fino alla fine, eravamo partiti con un programma improntato sul marketing e sulla comunicazione. Era un progetto a lungo termine, decennale, e non c’erano altre speranze. L’aspetto positivo è che c’è stata una grande mobilitazione della realtà cittadina. Ad Ascoli sentono tantissimo la squadra, hanno raccolto più di 20mila di euro in pochi giorni. All’inizio c’era un po’ di scetticismo nei miei confronti, ma successivamente hanno apprezzato le mie doti e il tipo di lavoro che avrei dovuto fare. Analizzati i numeri e la situazione, però, non c’erano alternative. Ascoli la sento come la mia seconda squadra. In futuro mai dire mai, a me piacerebbe tornare perché lì ho lasciato un discorso incompiuto. Vediamo chi subentra e ha la forza di acquistare questa squadra. Il mio progetto era sfoltire la rosa, valorizzare qualche giovane del settore giovanile e portare un attaccante, uno straniero che portasse poi anche un beneficio economico oppure far leva su amicizia con societá di A per avere qualche bel prospetto…ma avevo anche l’idea di riportare Soncin ad Ascoli, sarebbe stato un gran bel colpo.”