Milan, il miglior difensore è Zaccardo
Nel curriculum conta una coppa del Mondo, ma nel Milan, il trentatreenne Christian Zaccardo è un esubero, merce di scambio mancata per Biabiany. Per ben due volte, Christian ha rifiutato il trasferimento, pagando con il disprezzo dei tifosi e la tribuna perenne con il Milan.

In realtà, Zaccardo è stato lungimirante: chissà se ha intuito il destino infausto della società Parma? In fin dei conti, Zaccardo è legato al Milan; la tribuna non è stata scelta imposta dalla società, come forse è accaduto per un periodo a Mexes, ma pura scelta tecnica. Infatti, non per ultimo, l’allenatore Inzaghi ha puntato su De Sciglio, che però ha ripagato con prestazioni imbarazzanti, prima di infortunarsi nuovamente. Diverso il discorso per l’altro infortunato titolare: Abate è uno dei pochi che si salvano dalla deludente prestazione collettiva della squadra. Armero, invece, non ha convinto, se pur senza avere fornito prestazioni particolarmente negative. Ora è arrivato Boccheti, che come Zaccardo può disimpegnarsi in fascia (sinistra), ma soprattutto come centrale. Un pò come Zaccardo, che però ha come ruolo naturale quello di terzino destro, ma è in grado di giocare anche al centro della difesa. Contro il Parma, Zaccardo ha disputato una prestazione maiuscola; difficile credere che qualcuno si sarebbe aspettato tanto movimento, tanta sicurezza e qualità da un giocatore che non aveva inanellato neppure un minuto fino a una partita fa. Zaccardo ha segnato un gol e si è visto allunargliene un altro per fuorigioco (netto), ma da apprezzare è stato il gesto tecnico e la nonchalance con cui ha colpito. Da far invidia a un attaccante di razza.
Con ogni probabilità, sarà lui a presiedere la fascia destra nella partita di cartello a Torino contro la Juventus; certo, un banco di prova ben diverso rispetto a Parma, ma un premio meritato per un grande professionista e giocatore forse sottovalutato che in questo Milan può giocare eccome.