Milan, ha parlato Bonucci: “Mi sento in discussione, risponderò sul campo”
Leonardo Bonucci ha parlato nella consueta stampa pre gara.

In vista della sfida di domani contro il Rijeka in Europa League, il capitano del Milan ha risposto alle domande dei giornalisti. Tanti i temi trattati, come altrettanti sono quelli emersi nelle ultime 72 ore in casa rossonera. La sconfitta contro la Sampdoria ha lasciato tanti con la bocca aperta, ma Bonucci si è dimostrato pronto a caricarsi sulle spalle la squadra con le critiche annesse per dare una svolta alla situazione, già da domani sera.
Come riportato da Milanews.it, il difensore ha parlato a tutto tondo circa il momento attuale che sta vivendo personalmente e assieme ai suoi compagni. Mi sento in discussione, non sono contento delle mie ultime prestazioni, ma sono pronto a rispondere sul campo. Questo può essere il riassunto del discorso di Bonucci ai giornalisti accorsi alla conferenza.
“Le ultime 72 ore sono state intense, a Genova è successo quello che non doveva succedere. Sono carico per migliorarmi. Continuo a vivere di fame e stimoli. Siamo una squadra nuova ed è normale che si poteva inciampare in situazioni scomode. Giocare ogni tre giorni è diverso che una volta a settimana. Ricaricare la mente è fondamentale“.
Domande mirate anche sul modulo che ha fatto tanto discutere nelle ultime, ormai famose, 72 ore: “Il 3-5-2 non è stato deciso per me. Tanti dicono che ho fatto bene alla Juventus da centrale nei 3, ma in Europa abbiamo giocato a 4, all’Europeo 2012 ho giocato a 4 e al Bari ho giocato a 4. Io sono a completa disposizione dell’allenatore e del CT per ogni modulo”.
Da leader indiscusso, Bonucci è diventato subito un capro espiatorio delle ultime deludenti prestazioni del Milan. La sua risposta è stata chiara: “Sapevo gli oneri e gli onori venendo qui. Non mi sento il capro espiatorio. Mi sento in discussione e questo accende dentro di me, e dentro ognuno di noi, quel fuoco che serve per non avere alibi intorno e dare il 100% di noi stessi”.
Di agevole nella vita non c’è nulla, come ha giustamente ribadito il capitano rossonero. “Dobbiamo trasportare sul campo quelle cose e migliorare, anche grazie alla competizione in allenamento. Questo è stato il segreto che ha portato la Juve a vincere negli anni, in un gruppo che dava tutto in campo e in allenamento. Sono sicuro di aver imparato tanto dai quei campioni e devo metterlo a disposizione dei miei nuovi compagni. Il gruppo si formerà in poco tempo ed arriveranno dei grandi risultati”.