Napoli, la giustizia divina: ennesimo match-point sbagliato e addio Champions
Troppe volte perdonato in questo campionato, per il Nap0li è arrivato il momento di fare i conti con la realtà.
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I partenopei hanno fallito anche questo match-point per la Champions, sono caduti a peso morto sul campo di un Bologna già salvo. Errori di distrazione, forse anche di fretta. I primi 15 minuti partenopei sono la fotografia vera e propria di questo campionato: tanta voglia di fare, ma anche tanta sfortuna. Una caduta pazzesca: dal 3° al 5° posto in soli 90 minuti, a dimostrazione che tutte le squadre vogliono onorare il campionato. La squadra, a pezzi moralmente, spera ancora in un miracolo che non arriverà: servirebbe la sconfitta di Lazio e Udinese e la vittoria sul Siena, senza Cavani e con un Lavezzi già con la testa all’estero. E allora cosa fare? Puntare alla Coppa Italia? Neanche! La Juventus fresca di tricolore ha voglia di portare a casa il secondo trofeo dell’era Conte, e magari anche il terzo, seppur ad agosto, sempre contro il Napoli, in Supercoppa a Pechino. Troppe speranze aveva dato il nostro (mediocre) campionato a quei tifosi azzurri che, più di una volta, hanno preso umiliazioni su umiliazioni in ogni dove in Italia, per la scarsa applicazione dei propri beniamini. 10.000 e rotti a Bologna, minimo 3.000 fissi ad ogni trasferta. Un pubblico che pochi hanno in Europa, una tifoseria che vuole prima la maglia sudata, e dopo la vittoria. Derisi anche sul campo di un Bologna, in festa per l’addio di Di Vaio, che era pronto a consegnare i 3 punti ai partenopei. Nella lista dei punti “buttati” dai partenopei non c’è, però, solo Bologna: Novara (al Piola), Cesena, Fiorentina, Atalanta e Roma (in casa). Tutti punti persi per scarsa applicazione e la poca dose di cattiveria che c’era negli anni scorsi. E allora cosa resta ai napoletani? Resta la consapevolezza che questa stagione è stata costellata da molti “Vorrei, ma non posso”, restano solo le delusioni di una squadra che aveva superato il girone di Champions League più difficile di sempre ma che “non poteva” andare avanti. Molta sfortuna, ma anche poca voglia di combatterla.
dobbiamo solo sperare nella sconfitta dell’udinese e un pareggio tra lazio-inter (o vittoria dell’inter)!
sarà per l’anno prossimo