Napoli-Udinese 4-2, le pagelle degli azzurri: Insigne trascinatore
Un primo tempo da dimenticare, poi il Napoli ci ha messo il cuore e l’anima per recuperare un passivo che significato, forse, addio allo Scudetto.
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Di seguito le pagelle degli azzurri.
Reina 7: sui gol non può davvero fare nulla. Nega (per due volte) il gol a Jankto con due super parate che valgono metà di questa vittoria.
Hysaj 5: non è la sua partita e soffre molto i momenti positivi dell’Udinese. Non spinge e non collabora quasi mai alle azioni offensive dei suoi.
Albiol 6: colpevole sul gol di Jankto, si rifà con la rete che è valsa il secondo momentaneo pareggio.
Tonelli 6,5: rispolverato per l’occasione, non delude le aspettative. Gol a parte, non fa rimpiangere Kolulibaly e manda un chiaro segnale di freddezza e sicurezza.
Mario Rui 5,5: dialoga tantissimo con Insigne, ma soffre clamorosamente Zampano. Prestazione dalla doppia faccia.
Diawara 6,5: quando parte non lo ferma nessuno, gioca a ritmi elevatissimi e diventa una spina nel fianco della difesa avversaria. Colpevole sul raddoppio dell’Udinese.
Hamsik 5: la stanchezza si sta facendo sentire, fermo e con pochi movimenti. L’azione del secondo gol avversario nasce da una sua leggerezza. (Dal 57′ Mertens 6: entra e l’attacco diventa ancora più pericoloso. Pronto per la super sfida contro la Juve).
Callejon 6: Hysaj non lo supporta, lui si nasconde per gran parte della partita. Si risveglia nella ripresa sfornando diversi assist e partecipando all’azione del terzo gol. (Dall’82’ Rog).
Milik 7: quanto serve un attaccante così. Fa salire la squadra, bellissime le sue sponde. Trova il terzo gol e la squadra con lui ha trovato una soluzione importante per il finale di stagione. (Dal 73′ Allan 6: entra bene in campo distribuendo bene i palloni tra i suoi).
Insigne 7,5: un gol che potrebbe valere una stagione, nel momento più difficile di tutta l’annata. Corre e si sbatte letteralmente per tutta la squadra. Importantissimo, fondamentale.
Sarri 6: una formazione che lascia molti con la bocca aperta, complice un Udinese che non si può permettere di perdere ed ecco che il primo tempo succede quel che è successo. Bravo a crederci fino al fischio finale, ora domenica dipenderà soprattutto da lui.