Albania, il ct De Biasi: “Berisha ha grandi margini di miglioramento”
Probabilmente nessuno si aspettava una vittoria dell’Albania sul campo del Portogallo.

E’ questa la vera sorpresa delle prime gare di qualificazione per l’Europeo 2016. Forse neanche il commissario tecnico Gianni De Biasi, che ha esaltato la prestazione dei suoi, in particolare dei due laziali Berisha e Cana. Lo ha fatto nel corso di un intervento a Radio IES 99.8. Queste le sue parole: “Lorik ha le qualità giuste per fare il difensore centrale. E’ un calciatore generoso, riesce a coniugare buona qualità tecnica, prestanza fisica e determinazione. A me piace la sua capacità di impostare l’azione, poi sul gioco aereo credo sia quasi perfetto. Tutti possono sbagliare, la scorsa domenica De Vrij, che è un ottimo difensore, ha commesso degli errori a Milano. Questo dimostra, soprattutto in quel ruolo, che la domenica storta può capitare a qualsiasi giocatore, dal titolare della grande Olanda, al capitano della piccola Albania. Contro il Portogallo non ha sbagliato nulla, interventi puntuali e neanche un fallo commesso, nonostante ci fossero davanti attaccanti molto tecnici e di livello internazionale. Cana ha annullato Eder e non ha sofferto campioni come Nani e Moutinho. Berisha è un portiere che viene da una “non scuola”, tutto quello che ha fatto fino ad un anno fa lo ha realizzato per doti naturali e grazie al grande istinto che possiede. Lavorando da un anno a Roma è cresciuto tantissimo, a me fanno impazzire i portieri che danno grande sicurezza, è di assoluta prospettiva, lo dico senza paura di espormi e sono certo che non sarò smentito. Ha grande autostima, ma non è presuntuoso. Ricordo lo scorso anno le polemiche dopo le prime dichiarazioni rilasciate appena arrivato a Roma, quando disse esser venuto in Italia per fare il titolare. Fu ingenuo a livello di comunicazione, non era stato preparato alla conferenza stampa, questo è stato un errore. Una società importante come la Lazio dovrebbe curare e preparare meglio queste cose. Lui voleva dire un’altra cosa, io parlai con lui, la sua volontà era di trasmettere tutt’altro messaggio. Lui è venuto per giocarsi il posto, non perchè si ritenesse più forte di Marchetti, ma semplicemente perché crede ciecamente nel suo lavoro quotidiano sul campo. La sua personalità lo rende padrone dell’area piccola, sulle palle alte è fortissimo, dà sicurezza a tutta la squadra. Deve migliorare con i piedi, specialmente sulla rimessa da fondo campo. Lui tirava i calci di rigore nel suo vecchio club, è bravo a giocare la palla e sa anche piazzarla, quindi, continuando a lavorare come sta facendo, ha tutte le carte in regola per completarsi e diventare uno dei migliori portieri in circolazione”.