Di Biagio: “Con Cipro tre punti vitali”
E’ un Luigi Di Biagio fiducioso quello che si presenta alla conferenza stampa di presentazione della seconda sfida contro Cipro, valida per le qualificazioni ai prossimi Europei.
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La sconfitta patita contro il Belgio non sembra aver lasciato strascichi particolari, ma è stata piuttosto archiviata come una lezione necessaria per un gruppo di giovani che deve ancora dimostrare tutto il proprio potenziale ed è per questo che il CT esordisce dichiarando: “Sono e resto ottimista. Siamo all’inizio di un biennio e le difficoltà ci sono. Ma sono convinto di avere un gruppo che può centrare l’Europeo. Un gruppo di 30-40 persone. Noi monitoriamo tutti. D’altronde anche 3 anni fa con Ferrara si partì con difficoltà e con giocatori diversi. Comunque con il Belgio ho visto miglioramenti rispetto al test con la Slovacchia. Sapevo che era fortissimo: ha la miglior generazione (come la Serbia) degli ultimi 10 anni. Eppure nel primo tempo comandavamo noi il gioco. Nella ripresa quei due gol presi presto ci hanno mandato un po’ in confusione. E abbiamo perso le distanze. Io aveva delle soluzioni in mente ma ho dovuto cambiare in corsa. Nel finale abbiamo avuto delle occasioni ma abbiamo sbagliato le decisioni negli ultimi 30 metri. Ecco dobbiamo ripartire da quel primo tempo. L’entusiasmo? Quello l’abbiamo già ritrovato”.
Il problema, però, resta quello legato alla necessità di centrare il primo posto nel girone per poter andare direttamente in Repubblica Ceca; un ulteriore passo falso potrebbe compromettere in maniera irreversibile il cammino degli Azzurrini, e, sebbene i ciprioti non abbiano mai battuto la nostra Under ed i nostri avversari fra infortuni e squalifiche si presentino con una formazione dimezzata, il nostro selezionatore non manca di sottolineare la pericolosità e l’importanza di questa partita: “Cipro è una squadra tosta. Ha perso di misura in Belgio, ha battuto l’Irlanda del Nord e in Serbia non meritava di perdere. Ma noi qui dobbiamo vincere: anche se mancano 7 partite i 3 punti sono già vitali. E nello stesso tempo dobbiamo cercare di trovare il nostro gioco, di diventare una squadra”