Brasile 2014, De Sisti: “Italia altalenante, ma non diamo la colpa al caldo”
Continua a salire la tensione per Italia-Uruguay di domani, una partita che deciderà in modo definitivo se la spedizione azzurra in Brasile avrà avuto o meno senso.

In quest’ottica sono arrivate le parole di Giancarlo De Sisti, campione d’Europa e vice-campione del mondo con gli Azzurri, che, ai microfoni di Radio Blu, ha parlato delle sue sensazioni sulla squadra e su alcune scelte del ct Cesare Prandelli; queste le sue principali dichiarazioni: “Mondiale altalenante dell’Italia, con Thiago Motta titolare abbiamo fatto un passo indietro sul piano del lavoro a centrocampo. Qualcosa non ha funzionato, di certo non è colpa del caldo. Sono ancora speranzoso per il passaggio del turno. Immobile? Fino a qualche anno fa lo consideravo non adatto alla serie A, poi piano piano ha fatto vedere di che pasta è fatto. Non è un caso che il Borussia Dortmund lo abbia scelto come erede di Lewandowsky. Pepito Rossi? L’Italia non ha un giocatore con le sue caratteristiche. Prandelli ha detto che non era in condizione, Rossi ha risposto che stava bene. Non sapremo mai la verità. Nessuno calcia veloce come Rossi, io lo avrei portato: credo che avrebbe potuto fare di più rispetto a quanto fatto da Cassano“.