Coppa America: l’edizione delle sorprese
Alzi la mano chi il 1° luglio, giorno d’inizio di questa Copa America, si sarebbe aspettato in semifinale squadre diverse da Argentina, Brasile e Cile. Certo, delle quattro favorite c’è ancora l’Uruguay, ma lo scontro con l’Argentina ai quarti non vedeva la squadra di Forlan e Cavani con i favori dei pronostici. Ed invece eccoci al 18 luglio con delle semifinali del tutto inattese: Uruguay-Perù e Paraguay-Venezuela.
Già detto dell’Uruguay che ha eliminato i padroni di casa, grazie soprattutto ad un incredibile Fernando Muslera (Lotito, sicuro che non conveniva prolungargli il contratto?). L’Albiceleste non è riuscita ad approfittare neanche dell’uomo in più, cosa di cui do le colpe a Tabarez, l’unico a non capire che Perez andava tolto, ed è sbattuta sulle manone dell’ex portiere della Lazio, giustamente divenuto un eroe in patria. Prima di Uruguay-Argentina, però, anche la Colombia con la sua difesa super ha pagato dazio agli sfavoriti di turno: il Perù di Vargas, al momento miglior giocatore del torneo.
Il giorno dopo ci s’aspettavano due passeggiate, ossia quella del Brasile sul Paraguay e del Cile sul Venezuela. Sì, come no? Il Paraguay ha dato lustro al più classico dei catenacci ed ha approfittato della poca vena, chiamiamola così, dei rigoristi brasiliani, mentre il Venezuela ha giocato la più classica delle partite col sangue agli occhi, sbattendo fuori al termine di un bell’incontro la formazione degli uomini-mercato Sanchez e Vidal.
E dunque abbiamo queste semifinali tanto inattese ma che, visto il gioco prodotto, non mancheranno di spettacolo. O almeno lo speriamo, riferendoci al Paraguay: non crediamo si chiuderanno a muraglia contro il Venezuela. Favorita d’obbligo, quindi, diventa l’Uruguay, ma la storia di questa Copa America ci ha insegnato che è meglio non sottovalutare gli outsiders: per informazioni chiedere a Batista e Menezes.
Mentre scrivevamo, abbiamo notato che nessuno ha alzato la mano alla nostra affermazione iniziale. Non ve l’aspettavate nemmeno voi, vero?