Esclusiva-Caressa: “Il Brasile è una bomba ad orologeria. Il governo deve riformare e le Olimpiadi 2016…”

“Alzala alta al cielo Capitano, che stanotte è più bello essere italiani“.

Era una calda notte del luglio 2006, il 9 precisamente, e Fabio Caressa spalleggiato da Beppe Bergomi ci raccontava il nostro Mondiale, quello della quarta stella. Quante volte abbiamo ascoltato quella frase, quante volte abbiamo sorriso al ricordo di quelle voci di festa che arrivavano da Berlino e quante volte abbiamo sperato di sentirle ancora. Anche quest’anno la storica coppia di telecronisti Caressa-Bergomi ci accompagnerà attraverso la storia del Mondiale, ma il clima in terra carioca continua a non essere dei più sereni. Cosa pensa il co-direttore di Sky Sport della situazione del Brasile? Gliel’abbiamo chiesto in un’intervista esclusiva per SoccerMagazine:

“Dal 1950 è cambiato tanto, soprattutto socialmente parlando. Ora come ora il Brasile è una bolla speculativa che deve risolvere tantissimi problemi importanti. La gente protesta per il divario economico tra classi sempre più profondo ed evidente, perchè ci sono riforme da attuare in modo da migliorare le condizioni di vita della popolazione: una di queste è quella dell’educazione. Fondamentale“.

Non pensa che il Mondiale possa fare bene al Brasile?

“Non penso che questo Mondiale potrà far bene al Paese. Per fare rialzare il Brasile ci vuole ben altro. Con la situazione attuale poi sarà già difficilissimo gestire questa competizione figuriamoci le Olimpiadi previste per il 2016. Sono convinto che se le cose non cambieranno radicalmente il governo brasiliano sarà costretto a rinunciare ai Giochi Olimpici“.

Tra i manifestanti, sono presenti anche tanti tifosi carioca. Come pensa che reagirebbero ad un nuovo Maracanazo?

“Una nuova sconfitta proprio in casa? Penso che se la Seleção non dovesse raggiungere almeno la semifinale, il Mondiale verrebbe sospeso. Parliamo di una bomba ad orologeria. Inoltre calcio, tifo carioca e Brasile vanno da sempre di pari passo“.
 
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