Germania, Klose si chiede: “Come farò a non dare il mio contributo?”
Sul giornale tedesco Die Zelt è apparsa in giornata un’intervista a Miroslav Klose.

Il “panzer” della Lazio e della Mannschaft, ha ammesso che sarà difficile per lui immaginarsi spettatore della nazionale dopo 137 presenze e 71 gol. Ecco le sue parole: “Ho già la nausea al solo pensiero di guardare la Germania dagli spalti senza poter dare il mio contributo. Lasciare la Nazionale non è stato facile per me, ho giocato fino a quando il mio corpo me lo ha permesso. Con il titolo conquistato in Brasile si è avverato un sogno d’infanzia, sono orgoglioso e felice di aver raggiunto questo grande successo per il calcio tedesco. È stato un momento unico e meraviglioso che si aggiunge a tanti altri momenti memorabili che ho vissuto nella Nazionale. Dopo la vittoria in Brasile ho capito che era meglio andarmene prima di subire qualche infortunio serio, non c’era momento migliore per dire addio”.
Tanto affetto per i tifosi: “Per me sono stati fondamentali. Noi calciatori abbiamo il dovere di ispirare i nostri tifosi, è questo il nostro scopo“. Poi rivolge un appello alle generazioni future: “Non smettete mai di combattere, non solo per voi stessi, ma anche per il gruppo“.
E ora chi ci sarà al suo posto? “La Germania non ha problemi in attacco. C’è Mario Gomez che tornerà più forte di prima: può tranquillamente prendere la mia eredità. Poi ci sono Mario Götze e Thomas Müller, c’è l’imbarazzo della scelta”.
Infine uno sguardo al passato, al momento più difficile della sua carriera, quando vestiva la casacca del Bayern Monaco: “Il rapporto con Louis van Gaal è stato molto complicato. Non mi sentivo libero, è stato molto difficile per me andare incontro alle sue volontà”.