Italia: che peccato! Solo un 1-1 contro la Croazia e qualificazione a rischio
Prandelli l’aveva definita la “partita chiave” del girone. I giocatori, forse, non l’hanno interpretata allo stesso modo. Il pareggio con la Croazia. infatti, sa molto di cattivo presagio, di sogno prematuramente interrotto per la nazionale italiana, protagonista di un gran primo tempo ma tornata in campo, nella ripresa, con un atteggiamento al contrario remissivo, incapace di chiudere una partita sulla carta non impossibile (clicca qui per leggere le pagelle dell’Italia).
Nella ripresa si rende subito pericoloso Modric: il suo tiro è troppo innocuo per impensierire Buffon. Gli risponde Bonucci: Pranjic devia il tiro in angolo. Meglio la Croazia nella prima parte del secondo tempo, in pressing sui calci d’angolo ma sin troppo aggressiva sui contrasti. Al 16esimo ci riprova Balotelli, ma spedisce di nuovo alto di un soffio sopra la traversa. Al 63esimo il primo cambio della partita, entra Montolivo al posto dell’ammonito (e poco reattivo) Thiago Motta. Per la Croazia fuori Perisic e dentro Pranjic; mentre Prandelli decide, per la seconda volta consecutiva, di togliere Balotelli e di inserire Di Natale. Ma al 26esimo Mandzukic, su evidente distrazione di Chiellini, pareggia i conti, troppo libero prima di stoppare il pallone su traversone di Strinic, poi di infilare un incolpevole Buffon. Prova la reazione l’Italia, sia da fuori area con Montolivo (che trova i pugni di Pletikosa, sia su azione con Maggio, liberato al tiro da Cassano ma in dubbia posizione di offside. Né l’innesto di Giovinco al posto di un impacciato Cassano né i cinque minuti di recupero bastano a regalare la vittoria agli azzurri, colpevoli di un grave calo di concentrazione nel secondo tempo e di un gioco vivo solo nel primo tempo.
Per il passaggio del turno con l’Irlanda (come con la Bulgaria, otto anni fa) il destino degli azzurri è pericolosamente in bilico. Una vittoria potrebbe non bastare, e un Europeo iniziato nel migliore dei modi potrebbe improvvisamente tramutarsi in un brutto incubo per l’Italia.