Italia, Lippi si candida: “Un ruolo dirigenziale in azzurro? Possibile e utile”
Marcello Lippi parla al Corriere dello Sport del suo futuro, aprendo anche ad una clamorosa possibilità.

Lippi parla infatti di un suo possibile ritorno, sarebbe il terzo, in azzurro: “Perché dovrei negarmi a un ambiente al quale sono legatissimo, dove sono stato da dio? Sia chiaro che questa non è una candidatura; dico che in caso di bisogno io ci sarei, anche da Ct. Piuttosto penso di essere pronto per un altro ruolo. Lo dico in generale, ma ancora di più per la Nazionale, per la Federazione. Credo che ci sia un vuoto. Mi riferisco a quello di un direttore tecnico. Ecco, Lippi con un ruolo dirigenziale in azzurro sarebbe una cosa possibile e anche utile”.
L’auto candidatura, Lippi, la propone con la certezza che l’attuale ct dell’Italia non resterà ancora a lungo: “L’impressione è che Conte non rimanga, ma sono sicuro che concluderà il suo ciclo biennale. Lui andrà fino in fondo perché è una persona seria. Ma che voglia tornare a fare l’allenatore mi pare evidente, ha bisogno di quella adrenalina come l’aria”.
Concentrandosi poi sul campionato, che oggi torna per la quinta giornata, Lippi spiega: “Non esiste che ci siano titolari per due partite in una squadra, che poi si trovano in prestito, cambiando squadra, per la terza giornata. Proprio per questo e aggiungendo la sosta per le nazionali, gli allenatori hanno avuto la squadra definitiva il venerdì, praticamente due giorni prima della terza partita. Per questo dico che ci sta tutto in un inizio così rocambolesco. L’Inter? É tra le mie cinque candidate allo scudetto con Juve, Napoli, Milan e Roma”.
Per finire, Lippi si concede ai ricordi: “Il più grande di tutti è Zinedine Zidane. Negli ultimi 40 anni Maradona, negli ultimi 20 Zizou. Voi avete visto quello che ha fatto in campo; non potete capire cosa riusciva a fare in allenamento, era uno spettacolo, una persona speciale, un ragazzo eccezionale, ben oltre il neo della testata di Berlino a Materazzi“.