L’Italia si desti!
Se il match contro i campioni d’Europa e del mondo della Spagna aveva impressionato favorevolmente per senso tattico, dinamismo e concretezza, il pareggio rimediato nella sfida di ieri contro la Croazia solleva alcuni dubbi di natura tattica sulla nazionale di Prandelli.
Ancor più scellerata sembra però la decisione di rinunciare data l’assenza di Barzagli alla difesa a quattro. In primis perché comunque Chiellini e Bonucci sono due centrali di ruolo e di terzini di valore in panchina ce ne sono in abbondanza. Secondo perché il pur ottimo Daniele De Rossi è sicuramente più utile a centrocampo, magari al posto del non convincente Motta, che come centrale di difesa. Ed infine perché il centrocampo a cinque costringe ad un grande sacrificio i due esterni, cosa che in questo momento non è nelle gambe di Maggio e Giaccherini. Proprio l’esterno della Juventus rappresenta uno dei maggiori punti interrogativi di queste prime due partite di Euro 2012 dove si è reso autore di due prestazioni ampiamente sotto la sufficienza che spingono a domandarsi per quale motivo Prandelli non prenda assolutamente in considerazione Balzaretti. Così come una possibilità la meriterebbe Nocerino.
Dulcis in fundo, i problemi legati all’attacco. Già una volta diramate le convocazioni appariva evidente l’assenza nella spedizione di una prima punta di peso. Se poi l’unica prima punta a disposizione del mister azzurro, Totò Di Natale, viene costantemente tenuta in panchina per lasciare spazio tra i titolari a due seconde punte, allora le cose si complicano. Non si possono chiedere a Cassano novanta minuti di qualità così come non si può chiedere a Balotelli di accantonare le sue caratteristiche che sono notoriamente legate alle partenze dall’esterno. In definitiva, proprio lo snaturamento di ruoli sembra essere la piaga che sta affliggendo la nazionale. E se il pareggio con le temibili furie rosse aveva fatto passare i problemi in secondo piano, quello rimediato con la Croazia li ha evidenziati appieno. La storia insegna che In competizioni di così breve durata non bisognerebbe affidarsi ad esperimenti e occorrerebbe puntare sugli elementi più freschi della rosa. Ed in tal senso per Prandelli sarebbe forse opportuno leggere alla voce Balzaretti, Di Natale, Nocerino o Giovinco. Il tempo purtroppo stringe. Con l’Irlanda del Trap, terza ed ultima partita del girone, conterà solo la vittoria e sperare nella serietà della Spagna. In caso contrario, l’Italia tornerebbe a casa. Per l’ennesima volta, con molti rimpianti.
…e mangi un bel biscotto 😀 eheheh