Mondiali 2014, il gruppo A: Brasile strafavorito. Croazia, Messico e Camerun si contendono il secondo posto
E’ stato un sorteggio benevolo quello per i padroni di casa del Brasile: nel girone dei verdeoro infatti, Croazia, Messico e Camerun sono senz’altro inferiori e molto probabilmente, si contenderanno solo la seconda posizione. Davvero difficile, dunque, che si verifichino sorprese; ora però andiamo ad analizzare nel dettaglio le quattro compagini.
Com’è arrivata al mondiale: il Brasile non ha avuto bisogno di disputare le qualificazioni al Mondiale 2014 perché, in quanto nazione ospitante, è stata ammessa di diritto alla competizione.
Il modulo: coach Scolari ha già le idee chiare per il suo Brasile, schierato sempre con un fantasioso 4-2-3-1. Davanti a Julio Cesar, una classica difesa a quattro protetta da due “mediani” che comunque sanno giocare il pallone. Dietro all’unica punta Fred, invece, un trio tutto Joga bonito composto solitamente da Hulk, Oscar e Neymar.
La stella: senza dubbio, il giocatore più atteso è Neymar. Il giocatore, da quest’anno al Barcellona, in Spagna non ha ancora incantato pienamente: il Mondiale 2014 sarà per lui una vera e propria “prova del nove”, alla quale dovrà rispondere “presente”.
CROAZIA – La formazione di Kovac pare, sulla carta, la favorita per la seconda piazza del girone A (e quindi per la qualificazione). E’ una squadra solida, e dispone di giocatori niente male come Modric e Mandzukic, oltre al sanguigno capitano Srna.
Com’è arrivata al mondiale: gli adriatici sono arrivati al Mondiale faticando un po’. Dopo essere arrivati secondi nel girone A delle qualificazioni europee per Brasile 2014, hanno dovuto disputare lo spareggio con l’Islanda, con la quale hanno pareggiato 0-0 in trasferta e poi vinto 2-0 in Croazia.
Il modulo: Kovac si è sempre affidato a un 4-4-2 vecchia maniera, con gli esterni che spingono e le punte che hanno il compito di buttarla dentro. Modric è il classico regista, Mandzukic il classico centravanti numero 9.
La stella: i croati prescindono letteralmente dalle giocate di Luka Modric. Il centrocampista del Real Madrid è il vero faro che deve illuminare le azioni offensive biancorosse e, senza di lui, il gioco della squadra ne risente.
MESSICO – Gli “ispanici”, ancora una volta, si sono confermati a livello mondiale e parteciperanno alla massima competizione. Miguel Herrera ha dato un’ottima impronta di gioco alla propria squadra, che comunque ha faticato un po’ per qualificarsi.
Com’è arrivata al mondiale: già ammesso di diritto alla terza fase, il Messico ha concluso il proprio girone al primo posto davanti al Costa Rica. Successivamente, ha dovuto disputare anche la quarta fase, che prevedeva un gruppo unico assieme a USA, Costa Rica, Honduras, Panama e Giamaica. Si sono qualificate al mondiale solo le prime quattro (USA, Costa Rica, Honduras, Messico), e i messicani hanno appunto terminato il girone in quarta posizione, rischiando un’incredibile eliminazione.
Il modulo: Herrera ha dato spazio alla fantasia, passando dal 4-2-3-1, al 4-3-3, fino ad arrivare al 4-4-2. Ora si trova meglio con quest’ultimo scacchiere tattico, dopo aver fatto numerosi esperimenti.
La stella: il top player messicano è il chicharito Hernandez, in forza al Manchester United. Su di lui gravano sensibilmente le sorti della nazionale centro-americana, che si affida alle sue reti.
Com’è arrivata al mondiale: la nazionale camerunese ha stravinto il Gruppo I per le qualificazioni africane, battendo Libia, Repubblica del Congo e Togo. Lo spareggio in terza fase, invece, è stato vinto complessivamente 4-1 nei confronti della Tunisia (0-0 fuori, 4-1 in casa).
Il modulo: anche Jean-Paul Akono si affida ad un collaudato 4-4-2, con terzini di spinta come Assou-Ekotto e punte esperte come Eto’o e Webo. Ha oltretutto un’ottima difesa, che ha subito solo 4 gol in 8 partite disputate.
La stella: Samuel Eto’o è senz’altro il giocatore più rappresentativo e con più storia all’interno della nazionale. Oltre ad essere il bomber, è anche il leader di questa squadra. Ci sono tuttavia altri validi calciatori come Webo, Assou-Ekotto, Makoun e Song, che alzano il livello tecnico-tattico del team africano.