Mourinho attacca la Spagna: “Pagato il debito morale con i campioni”
La Spagna viene sconfitta anche dal Cile e abbondona definitivamente il mondiale. Dopo il 5-1 rimediato contro l’Olanda, il secondo ko è risultato fatale. 7 goal subiti e solamente uno realizzato su calcio di rigore. I campioni del mondo e d’Europa abbandonano da spettatori questa competizione.

Mourinho, allenatore del Chelsea, analizza l’eliminazione trovando un “colpevole”. Ecco le dichiarazioni rilasciate dallo Special One al portale Yahoo Sports: “E’ molto facile cambiare, fare un rinnovamento, anche a livello di club non, solo in Nazionale quando non c’è successo, quando vinci invece è difficile. Quante volte succede che quando un club vince poi non si rinnova? Questo perché è difficile anche da un punto di vista emotivo e dopo la stagione seguete va malissimo. Nella Nazionale è lo stesso, quattro anni sono tanti calcisticamente parlando e non c’è la tendenza naturale a cambiare dopo le vittorie. Emozionalmente esiste un’empatia, un debito morale verso i giocatori: ho vinto con te, devo continuare con te. Io penso che adesso la gente dica che quello ha 33 anni, l’altro 32, questo ha vinto il Mondiale, l’altro gli Europea, adesso è l’ora di Koke, di Morata, di Rodrigo… Adesso è facile dirlo, ma prima di questo mondiale era difficile. La stessa cosa è successa con l’Italia e la Francia“.
Sicuramente il ciclo vincente è finito. La Spagna deve rinnovarsi in tutti i reparti. Ultimo mondiale per Xavi che abbandonerà il Barcellona per andare in Qatar. Fabregas ha già lasciato i blaugrana per accasarsi alla corte di Mourinho. Il vento sta cambiando e anche la Spagna dovrà adeguarsi.