Uruguay-Arabia Saudita 1-0, le pagelle della Celeste: Suarez è tornato
Pur senza brillare l’Uruguay di Tabarez batte l’Arabia Saudita 1 a 0 eliminandola ed accedendo agli ottavi. Nell’ultimo turno Cavani e compagni si giocheranno il primo posto del gruppo A con i padroni di casa della Russia. Di seguito le pagelle.

Muslera 6 – ordinaria amministrazione, il classico sei politico.
Varela 5.5 – si concentra maggiormente sulla fase difensiva rispetto a Caceres ma dalle sue parti gli avversari creano più grattacapi.
Gimenez 6 – gli avversari in attacco sono davvero poca cosa perciò non ha grande lavoro da fare.
Godin 6 – anche per il capitano della celeste serata tranquilla e prestazione sufficiente comunque condita dalla cosuetudinaria esperienza e concentrazione.
Caceres 6.5 – spinge spesso e volentieri sulla sua fascia ed ha qualche occasione per trovare gloria
C.Sanchez 6 – guadagna molti falli e i suoi cross sui piazzati sono spesso pericolosi. Ha una buona occasione per segnare sull’assistenza di Cavani. Dall82’Nandez s.v.
Vecino 5.5 – corre tanto ma nel complesso non offre una prestazione trascendentale. Dal 59′ Torreira 6 – da più ordine al centrocampo, buona mezz’ora per il centrocampista della Sampdoria
Bentancur 6.5 – Recupera palloni e avvia sempre l’azione con discreta qualità. Molto meglio rispetto all’ultima apparizione.
Rodriguez 5.5 – fermo restando che la sua condizione fisica non è delle migliori il suo apporto sulla sinistra a parte qualche inserimento è tutt’altro che eccezionale. Dal 59′ Laxalt 6 – si posiziona sulla fascia e contribuisce a portare a casa la vittoria gestendo il pallone
Suarez 7 – nel giorno della sua centesima presenza con la maglia celeste si sblocca mettendo a tacere qualche critica piovutagli dopo la gara d’esordio. Si accende solo a tratti ma quando lo fa è difficile fermarlo.
Cavani 6 – spesso generoso il Matador, soprattutto nel secondo tempo in cui la sua squadra si abbassa troppo per difendere il risultato. Si divora il 2 a 0.