Roma-Juventus 1-2, le pagelle giallorosse: Zaniolo out, Kolarov horror
A distanza di una settimana, la Roma incassa due sconfitte all’Olimpico dalle due formazioni di Torino. Anche la Juventus passa nella capitale con un 2-1 che la incorona campione d’inverno.
ROMA, LE PAGELLE GIALLOROSSE: ZANIOLO IN LACRIME, KOLAROV E PELLEGRINI I PEGGIORI
Pau Lopez 5: nessun tiro pericoloso ma un grave errore che porta al rigore del 2-0. Il passaggio a Veretout è preciso ma centrale e in pieno pressing juventino. I penalty non sono pane per Pau Lopez che sottolinea quanto non riesca ad intuirlo neanche uno.
Kolarov 4: grave errore nella copertura di Demiral con il terzino che lascia piena libertà al difensore avversario. Con il passare dei minuti sbaglia tutto quello che è possibile sbagliare sia in difesa che in attacco. L’ammonizione rimediata gli permetterà di saltare il Genoa.
Mancini 5: come tutto il reparto non è brillate e tranquillo. Un po’ troppo nervoso e ingenuo negli interventi: Dybala gli va via facilmente, mentre Ronaldo è tutt’altro che facile da marcare. La sosta lo ha riportato indietro in condizione e fiducia.
Smalling 6: l’unico che cerca di mantenere la posizione e riesce ad intervenire con puntualità e precisione. Sull’1-0 sfiora la palla che porta al gol di Demiral, ma l’avversario viene lasciato libero completamente da Kolarov. Nella ripresa combatte e lotta, ma predica nel deserto.
Florenzi 5.5: partita sicuramente migliore rispetto a quella di Torino, ma la convinzione e la precisione mancano ancora. La Roma ha bisogno della sua intensità e dei suoi cross, ma neanche un solo suggerimento riesce ad arrivare a destinazione.
Diawara 5.5: la manovra della Roma passa tra i suoi piedi ma viene sempre raddoppiato e ingabbiato dal centrocampo juventino. Nella ripresa qualche errore di troppo nel fraseggio che va a sporcare una prestazione sufficiente.
Veretout 4: il francese resta in vacanza, sempre assente dall’inizio del 2020. La palla di Pau Lopez non è pulitissima, ma lui si addormenta permettendo a Dybala di smarcarlo e puntare la porta: il centrocampista non può far altro che atterrarlo e a concedere il rigore che varrà il 2-0. Con il passare dei minuti ci mette grinta e corsa, ma l’errore pesa come anche la sua condizione non ottimale. (dal 66′ Cristante 5: rientra dopo 3 mesi in una gara dove lentezza e poca condizione non ti permettono di incidere.)
Pellegrini 4: avrebbe dovuto trascinare la sua squadra, ma commette errori a valanga sia nei movimenti, sia nei passaggi, sia nelle conclusioni. Anche da buona posizione la porta non viene mai presa, mentre i compagni fanno difficoltà ad essere serviti a pochi passi. Notte nera come la crisi dei giallorossi.

Zaniolo 6.5: unico della Roma a dare una scossa alla manovra nel primo tempo. Corre, dribbla e crea scompiglio tra la retroguardia bianconera: dopo una sgaloppata di 60 metri, il ginocchio cede e deve uscire tra le lacrime. Europei a rischio per il talento capitolino. (dal 34′ Under 5.5: una sola accelerazione degna di nota e una doppia occasione parata da un ottimo Szczesny. Il turco prova a convincere una dirigenza che lo ha messo sul mercato, ma serve molto, ma molto di più. Sicuramente l’infortunio di Zaniolo gli lascerà più spazio.)
Perotti 5: una gara da dimenticare con l’argentino mai in partita. Poco cercato dai compagni e sempre coperto nei movimenti senza palla: il solito rigore segnato non migliora la prestazione nel match. (dall’81’ Kalinic Sv.)
Dzeko 5.5: prova a trascinare la squadra ma è lasciato da solo contro tutti. Un po’ troppo lento e macchinoso: si accende al 60′ e la Roma colpisce con lui un palo e guadagna un calcio di rigore. Ha bisogno di riposo e di un cambio valido e di una rosa che lo cerchi come in passato.
Fonseca 5: parla di ambizione, ma la Roma entra spaventata e distratta con un Kolarov fuori condizione, un Pellegrini da dimenticare e un Dzeko isolato e mai servito. Il pressing parte in ritardo e, nella prima frazione di gioco, i ragazzi giallorossi corrono tanto e male. Nella ripresa la Juve rallenta e crescono i padroni di casa che, però, non tentano mai il tiro dalla distanza, facilitando i rivali nel chiudere le linee di passaggio.