Buon compleanno Roberto Baggio, artista del pallone
Quasi 10 anni fa dava l’addio al calcio giocato, e questo sport ha perso parte della sua bellezza.

Un campione dentro e fuori dal campo, che manca tantissimo a questo mondo ormai privo di valori. Roberto Baggio salutò il calcio nel tempio dello sport italiano, San Siro, con la maglia del Brescia. Quel 16 maggio del 2004 per molti amanti di questo sport è significato una sorta di “morte” di un certo tipo di calcio. Poiché è stato uno dei pochi calciatori amato da tutti, nessuno ha mai discusso la qualità di questo campione e nel duello tra Del Piero e Totti, tra chi affermava che il primo fosse superiore e chi affermava che invece fosse il secondo ad essere superiore, spesso è stato proprio il Divin Codino a spuntarla. Ogni 18 febbraio si respira un’aria diversa perché è il compleanno di Roberto Baggio. Di frequente non tanto amato dai suoi allenatori: Lippi praticamente lo mandò via dalla Juventus, Sacchi non stravedeva per lui ma nel ’94 portò praticamente da solo l’Italia in finale, Ulivieri nonostante l’ottima stagione a Bologna non lo apprezzava particolarmente. Ma il numero 10 è l’unico italiano ad avere segnato in 3 edizioni dei Mondiali di calcio (1990, 1994, 1998), non verrà ricordato tanto per il suo palmarès con i club perché ha vinto solamente 2 scudetti (non da grande protagonista), una Coppa Italia ed una coppa UEFA ma, al termine della stagione ’92/’93, vinse il Pallone d’oro ed il FIFA World Player a coronamento di una stagione meravigliosa con 30 goal e 6 assist in 40 presenze. Roberto Baggio resterà nel cuore di qualsiasi appassionato del calcio, Cesare Cremonini cantava: “Da quando Baggio non gioca più, non è più domenica” e forse è vero, alla domenica manca un pezzettino di spettacolo che questo immenso campione sapeva regalarci. Tanti auguri Roberto Baggio.