Auguri Atalanta; orgoglio bergamasco da 105 anni
Centocinque candeline da spegnere oggi.
Un po’ troppe se si fosse da soli, se non fosse che chi deve spegnerle ne ha viste cosi tante che neanche fanno più paura.
L’Atalanta nasce il 17 Ottobre del 1905, dal sogno e dall’ideale sportivo di due liceali che perseguivano in lei i fini di parità sociale e di valore assoluto che lo stesso sport insegna.
Il nome, di chiara derivazione mitologica, è servito negli anni ad avvicinare tifosi di tutte le età e a donar loro uno spirito d’appartenenza ad una squadra, e ad una terra, tra i più forti di tutta la penisola.
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Dalle prime sfide da almanacco degli anni ’20 con gli altri squadroni del Nord, alle numerose difficoltà che l’hanno vista protagonista per un lungo arco della sua storia, sempre a cavallo tra la massima serie e i palcoscenici meno importanti del nostro calcio, fino alla rinascita degli anni 2000, oggi l’Atalanta è una squadra che nella massima serie ci resta di diritto e di dovere.
Nel palmarès manca quel titolo nazionale che i tifosi hanno sempre sognato, costretti ad accontentarsi di un’unica Coppa Italia conquistata ormai troppi anni fa.
Contrassegnata da figure storiche come i presidenti Bortolotti o i vari mister Valcareggi, Mondonico e Vavassori, troppo spesso associata ad esperienze di più basso grado, quando calciatori, che neanche meriterebbero questo titolo, ne hanno volontariamente o meno sporcato l’immagine, la società nerazzurra vive nel ricordo della storia ma aperta ad un futuro dalle più rosee aspettative, nelle mani di uomini appassionati ed amanti di questo sport.
Auguri, Atalanta.