Balotelli show: prima il ping-pong, poi lo sfogo e infine: “CAN I LIVE??”
Continua la querelle riguardante Mario Balotelli e una delle sue ultime foto pubblicate su Twitter.
Stanotte, l’attaccante rossonero aveva augurato la buonanotte dal suo profilo Twitter pubblicando una foto che lo ritraeva accanto ad un tavolo da ping-pong, a torso nudo e con una pallina in bocca, scrivendo: “Buona notte a tutti! E se qualcuno pensa di battermi me lo dica! Non ho mai perso!”. Dato il suo infortunio alla spalla destra, l’idea che SuperMario potesse rischiare di aggravare la sua condizione giocando a ping pong aveva, com’era prevedibile, sollevato un vespaio di polemiche interminabile, creando un certo disappunto anche nell’ambiante Milan, che avrebbe bollato la vicenda come “fuori luogo”.
Dunque, questa mattina, il rossonero ha voluto chiarire la situazione, scrivendo: “Il Milan non gradisce cosa? Il Ping pong ? Ahahh ahahahahah ! Ah non ho giocato era solo una foto ma anche se avessi giocato sono mancino!”.
E poco dopo: “Sul mio stato di Twitter c’è scritto non credete a niente a meno che non provenga da qui! Ci sarà un motivo se l ho scritto no?”.
E poi ancora: “Continuate pure a credermi uno scemo 😉 . Quelli come “voi” ( che giudicano senza conoscere) li mangio in partenza. ✌”.
Balotelli, dunque, respinge ancora una volta le critiche di quelli che “giudicano senza conoscere”,
ritwittando poi la pagella della Gazzetta dello Sport sulla prestazione di Osvaldo di ieri sera, nella quale si legge “Nell’attesa che Balotelli si tolga dalla bocca la pollina di ping-pong e cominci a rigiocare…” e indicando così chiaramente quali sono i bersagli della sua invettiva. Per finire, SuperMario, corrobora le sue parole con una foto della sua spalla sottoposta alle cure del caso e con questa frase: “L’impossibile! Sto cercando al massimo delle mie forze di recuperare per sabato! Non ce la faccio piú a non giocare”, per testimoniare il suo impegno nel rimettersi in condizione di tornare in campo e termina con: “CAN I LIVE??”,
frase che ricorda molto i suoi slogan del passato, stile “Why always me?” e via di seguito. Non c’è dubbio: tutti gli appelli di Balotelli mirati ad essere lasciato in pace cadono nel vuoto, ma di sicuro lui non fa nulla per evitare che gli organi di stampa ricamino abbondantemente sulle sue esternazioni, anzi. Adesso, probabilmente, il Milan deciderà di prendere dei provvedimenti nei suoi confronti tramite una multa, ma probabilmente poco importa a SuperMario. Oscar Wilde scriveva: “There is only one thing in the world worse than being talked about, and that is not being talked about”, che in Italia è diventato: “Bene o male, purché se ne parli”, e non si può escludere che, anche incoscientemente, questa sia in realtà la stessa filosofia di Mario Balotelli. Tutto questo, in fondo, colora il suo personaggio e gli porta anche vantaggi. Che sia sbagliato o meno, al pubblico (e ai posteri) l’ardua sentenza.