Boateng in tribunale per i cori razzisti di Busto Arsizio
Presenti questa mattina al Tribunale di Busto Arsizio Kevin Prince Boateng, Daniele Bonera e Massimiliano Allegri per testimoniare nel processo ai sei tifosi della Pro Patria accusati dei cori razzisti che hanno portato alla sospensione dell’amichevole con il Milan lo scorso 3 gennaio.

Questa la versione rilasciata ai giudici dal ghanese: “Ogni volta che toccavo palla sentivo cori indirizzati nei miei confronti, dei buh buh che ricordano i versi degli animali. Penso che mi abbiano insultato perchè la mia pelle non è bianca, succedeva anche in Germania e per me si tratta evidentemente di atti di razzismo“. Sulla stessa falsariga le testimonianze anche del tecnico e del difensore dei rossoneri: “Dopo essere usciti dal campo a causa dei cori razzisti eravamo molto turbati e amareggiati, e Boateng anche nei giorni successivi non era sereno. Sono episodi gravi, che non dovrebbero accadere, ed è stata giusta la decisione di interrompere la partita”, dice Allegri, mentre Bonera dichiara: “Boateng veniva insultato ogni volta che toccava la palla, e i giocatori di colore erano molto amareggiati. I cori ricordavano i versi di una scimmia, penso di essere abbastanza intelligente per capire la differenza tra un coro razzista e un normale sfottò“.