Calciopoli, parla Tavecchio: “I reati ci sono stati, confermata la linea della giustizia sportiva”
Con la conclusione del processo penale continua a tenere banco nel mondo del calcio italiano la querelle riguardante Calciopoli, che nel 2006 di fatto rivoluzionò e condizionò la situazione calcistica del nostro Paese e della nostra Serie A.

In merito alla questione ed alla richiesta di risarcimento formulata dalla Juventus in conseguenza della fine del processo penale e delle decisioni prese dalla Cassazione nella serata di lunedì, è intervenuto il presidente della FIGC Carlo Tavecchio che ha rilasciato queste dichiarazioni a mezzo stampa all’Ansa: “Siamo in attesa delle motivazioni della sentenza penale su Calciopoli, ma quanto emerso in seguito alla decisione della Cassazione non fa che confermare la linea seguita in questi anni dalla giustizia sportiva e dalla FIGC. Fatta salva la prescrizione, i reati ci sono stati ed anche l’associazione a delinquere. Perciò la richiesta di risarcimento fatta dalla Juventus al TAR è una pura lite temeraria del club bianconero”.
Queste le parole di Tavecchio su Calciopoli, con la Juventus (all’epoca dei fatti retrocessa d’ufficio in Serie B) che chiede un risarcimento e rivendica nuovamente gli scudetti del 2005 e del 2006 tolti dalla giustizia sportiva dopo lo scoppio della vicenda, con il primo che non è stato assegnato, mentre il secondo è stato dato all’Inter.