Chievo-Inter 1-2, le pagelle nerazzurre: Brozovic tra i migliori, Cancelo sottotono
Vince ancora l’Inter che grazie ai gol di Icardi e Perisic batte il Chievo e si mantiene ad un punto di distanza da Lazio e Roma.

Handanovic 6,5: nel primo tempo le sue parate sono fondamentali per mantenere inviolata la porta neroazzurra, continua il suo stato di forma.
Cancelo 5,5: oggi incredibilmente è sotto la sufficienza, non riesce ad incidere e a volte si intestardisce troppo, la fase difensiva non è il suo forte ma oggi pecca in molte azioni.
Skriniar 6,5: sempre attento e sempre presente, anche oggi la concentrazione è alta per tutti i 90’.
Miranda 6: forse avrebbe potuto fare di più sul gol del Chievo ma è comunque sufficiente, pochi errori e tanta sostanza.
D’Ambrosio 6,5: bene il terzino che offre anche l’assist per il vantaggio di Icardi; continuano le sue partite attente in entrambe le fasi.
B. Valero 6: in mezzo al campo fa il suo, gestisce la palla e offre le giocate per i compagni più offesivi, è un lavoro attento e preciso quello dello spagnolo. (77’ Vecino 6)
Brozovic 6,5: tra i migliori, continua a crescere e il centrocampo dell’Inter ringrazia, in queste ultime partite deve mantenere questa costanza e questa grinta, anche senza segnare.
Rafinha 6,5: anche lui offre l’ennesima buona partita, assistman sul gol di Perisic, oggi ci mette cuore e testa per 90’ e il fisico regge.
Karamoh 6: sei politico per il giovane esterno che oggi appare a volte confuso, altre meno, non incide molto ma mette minuti nelle gambe senza comunque commettere errori. (67’ Santon 6)
Perisic 6,5: continua a segnare il croato che anche oggi è in forma e in partita, mai assente, fino a quando sta in campo non molla e cerca sempre la porta. (89’ Candreva sv)
Icardi 6: 26esimo gol stagionale per il capitano che anche quando non brilla, incide. E fino a quando inciderà non potrà che portarsi a casa almeno la sufficienza.
Spalletti 6,5: la squadra l’ha trovata ma c’è ancora da lavorare su testa e personalità perché il gol finale si poteva evitare e la leziosità mostrata dopo il raddoppio avrebbe potuto costare caro.