Empoli, la lettera di Moro: “Sono azzurro nell’animo, tiferò Empoli per sempre”
Davide Moro, storico capitano dell’Empoli ha deciso di lasciare i toscani dopo dieci anni culminati con l’attuale promozione in A.

Il centrocampista ha deciso di affidare i propri pensieri ad una lettera, riportata da tuttomercatoweb.com. Queste le sue parole: “Come ormai noto, lascio oggi l’Empoli, questa maglia che ho sempre adorato e bagnato di sudore, questi tifosi impareggiabili e questa città dove mi sono sempre sentito come a casa mia, non senza un profondo senso di melanconia e di rammarico. Sarei infatti rimasto ad Empoli con il piacere, l’entusiasmo e gli stimoli di sempre, sognando di poter terminare qui la mia carriera: non è purtroppo andata così e me ne dispiace moltissimo, anche perché avevo sempre immaginato un finale “romantico” del lungo e felice sodalizio tra me e l’Empoli Calcio. Porterò, ad ogni modo, sempre nel cuore il ricordo di una carriera contraddistinta da un marchio per me indelebile e di cui andrò sempre orgoglioso: quello di essere stato e di sentirmi “Azzurro” nell’animo oltre che empolese di adozione. Sono grato all’Empoli Calcio per avermi dato – sin da giovanissimo – l’opportunità ed il privilegio di vestire la maglia Azzurra: averla indossata per la quasi totalità della mia carriera è per me motivo di profondo orgoglio; credo di averla nel tempo onorata con abnegazione, umiltà, passione ed immutato senso di appartenenza, fiero dei successi che ho contribuito a raggiungere, così come anche degli… scampati insuccessi.Non dimenticherò mai, poi, il sostegno e la stima di una tifoseria a cui ho sempre voluto bene e che ho sempre ammirato per fedeltà, passione e “ragione”, sapendo rappresentare, in casa come anche nelle più lontane trasferte, lo spirito di fare calcio della Società dell’Empoli, parimenti modello da imitare e come pochi in Europa. Saluto e ringrazio, con affetto, i miei compagni di squadra, che sono certo sapranno continuare a farsi onore, lo staff tecnico, quello medico, i preparatori tutti, i magazzinieri, i massaggiatori e tutte quelle maestranze e collaboratori il cui lavoro, “oscuro” ma preziosissimo, ho sempre molto apprezzato. Saluto e ringrazio la Stampa e tutti gli amici e le persone che ho conosciuto ad Empoli ed auguro al Club Azzurro sempre maggiori successi, perché li merita e perché ne sarò – sempre – il primo tifoso. Forza Empoli!!”