Empoli, Sarri teme Pjanic: “Il bosniaco è più pericoloso di Totti”
L’Empoli è pronto ad affrontare la Roma nell’anticipo di sabato pomeriggio. La neopromossa, alla prima partita in casa, non vuole sfigurare davanti al proprio pubblico. L’avversario non è dei più facili. Servirà una prestazione al di sopra delle righe. Sarà fondamentale riscattare il ko di Udine.

A parlare della gara è l’allenatore dei toscani, Sarri. Ecco le sue parole rilasciate per “Il Messaggero”: “La Roma? In questi casi bisogna avere la follia di vincere. Altrimenti si perde due volte: in settimana e in gara. Per noi è una missione quasi impossibile, ma dobbiamo avere dentro il tarlo del risultato. E comunque c’è una cosa che non mi torna. Il differenziale economico tra le società non mi fa impazzire. Una distribuzione poco democratica, antisportiva, immorale. Nel campionato NBA i soldi vengono dati inversamente alla classifica, per mantenere equilibrio. Zeman vuole il mercato chiuso prima del ritiro? Ha ragione il boemo, sono d’accordo con lui“.
Si passa a parlare dei singoli: “Totti? Vedrò un calciatore che mi emoziona, ma la mia testa sarà solo sulla partita. Francesco è in assoluto uno dei più forti italiani dal dopo guerra a oggi, fuoriclasse autentico. Uno dei pochi al mondo bravo a verticalizzare con le spalle alla porta. Chi può regalare emozioni oltre lui? Pjanic più di tutti, giocatore pazzesco. Se sapessi come fermarlo allenerei il Real Madrid. Gervinho? Lui è una Kawasaki. In alcuni frangenti non lo prende nessuno, nemmeno quelli che giocano nelle grandi. Non è un problema solo mio. Destro? Mi sono meravigliato moltissimo che nessuno abbia speso una parola quando è stato escluso dal Mondiale dopo aver segnato un gol ogni 83 minuti. Florenzi? Mi fa piacere trovarlo a questi livelli dopo Crotone. Ricominciamo dai nostri giovani e lasciamo perdere gli stranieri, molti di spessore medio-basso. Garcia? Non lo conosco, ha frequentato stadi fino ad ora che io non avevo mai visto. La sua grandezza è stata domare un ambiente difficilmente domabile. Dal punto di vista tattico, però, ci sono tecnici italiani altrettanto bravi“.
Si conclude con l’Empoli: “Quanti giovani abbiamo? Sono 8 su una rosa di 26 uomini. A Empoli siamo nella direttiva Uefa: abbiamo 12-13 calciatori cresciuti in casa. Riforme con un numero fisso di italiani? L’Unione Europea direbbe no, ci sono norme precise al riguardo“.
Infine lo scudetto: “Roma favorita? Lotterà fino al termine. E sono curioso di seguirla in Champions, non penso che sia molto distanti dalle migliori d’Europa“.