Fiorentina, Pizarro: “Fiorentina come il Borussia”
David Pizarro, centrocampista e perno del gioco della Fiorentina, ha parlato nel corso della puntata della trasmissione “La tribù del calcio“:

Anni fa inizia la sua esperienza italiana, ci racconti: “Dal Cile all’Udinese il passaggio non è stato facile, ho fatto fatica ad ambientarmi e infatti ci ho messo due anni. Erano due filosofie di calcio e due realtà diverse. Sono arrivato come trequartista ma poi ho arretrato la mia posizione e alla fine è andata bene. L’Udinese non ha rivali in quanto a organizzazione societaria, devo molto a mister Spalletti.
All’Inter invece c’erano tanti campioni come Veron, Vieira, Adriano, Zanetti e Figo. Facchetti è stata una persona stupenda, l’ho considerato un padre, ma in quella squadra avevo poco spazio. Perciò andai alla Roma perchè avevo promesso a Spalletti che lo avrei raggiunto.
A Roma ho passato senza dubbio l’esperienza più importante della mia carriera.
E Firenze? “era una bella situazione, Pradè e Montella sono stati importanti per farmi arrivare alla Fiorentina. Loro due in particolare mi hanno fatto credere nel progetto e tutto alla fine è andato nel verso giusto.
Abbiamo i mesi per far diventare questa squadra ancora più competitiva, il Borussia Dortmund deve essere il nostro modello di riferimento. Sono riusciti ad arrivare fino alla finale di Champions League con un progetto interessante.
Conosco bene la famiglia Della Valle, il progetto della società è fattibile.
E il futuro di Pizarro? “Quando smetterò con il calcio in Italia mi piacerebbe lasciare con uno scudetto.”