Furia Sneijder: “Inter al nono posto? Sono felice. Lì dentro volevano distruggermi”
“Per i giocatori e i tifosi l’ho trovato veramente terribile, ma per altre persone non mi è per niente dispiaciuto che l’Inter sia finita al 9° posto in Serie A, senza neanche una possibilità per poter giocare in Europa e che l’allenatore abbia dovuto far le valigie“.

Parla così al quotidiano olandese Telegraaf l’ex numero dieci nerazzurro Wesley Sneijder, da sei mesi in Turchia a vestire la maglia del Galatasaray. Parole al veleno, dovute ad un trattamento non proprio corretto, a suo dire: “Se non avessi avuto personalità, dopo un’esperienza del genere non sarei più riuscito a giocare a calcio. Hanno provato in tutti i modi a farmi a pezzi: tutti i giorni ce n’era una. Una volta, per esempio, una persona è venuta ad assistere ad un allenamento e l’ho lasciata nel bar con gli ospiti degli altri giocatori. Quando sono tornato a prenderlo era scomparso: lo avevano mandato via dal bar, mettendolo in uno sgabuzzino senza finestre. All’Inter in molti non meritano più la mia fiducia. E’ stato un periodo davvero difficile, dal quale fortunatamente sono riuscito a rialzarmi con più forza. Meno male che avevo mia moglie Yolanthe con me a Milano. Spero comunque che coloro che prendono le decisioni all’interno del club si mettano a meditare, perché quello che è accaduto non è degno dell’Inter”. Continua così la furia mediatica contro la dirigenza dell’Inter, rea di non essere all’altezza. Accusa che, qualora queste dichiarazioni risultassero veritiere, non farebbe altro che essere confermata.