Idee Partenopee: Bienvenido Don Rafaèl
E il cinguettìo arrivò.
Nel suo ultimo giorno londinese, mr. Aurelio De Laurentiis si regala l’ufficialità del nuovo tecnico.
Già da tempo si vociferava; in realtà, come ebbi modo di scrivere e condividere con gli ospiti della mia ultima puntata di Terzo Tempo, dopo Roma-Napoli, avevo fonte attendibile che sarebbe stato lui il tecnico.
Attendeva la sua risposta Aurelio. Don Rafaèl Benitez Maudes approda in una Napoli calda, vogliosa di grandi successi, affamata tantissimo. Walter in 4 anni ci ha fatto tornare l’appetito riportandoci ai vertici, ma adesso il tecnico madrileno avrà il compito di sfamare la città. Che ha voglia di un altro scudetto, che vuole provare a divertirsi in Champions.

E lui è il nome giusto per almeno 3 motivi:
1) Ha esperienza internazionale;
2) ha già vinto tutto quello che si può vincere con squadre diverse e in campionati diversi, con squadre di alto rango ma non di altissimo livello;
3) Ha voglia di riscatto nel nostro campionato dove l’esperienza nerazzurra gli ha un po’ lasciato l’amaro in bocca.
Napoli è piazza difficile, ma non meno di Milano. E poi Mazzarri lascia un ciclo non chiuso, che con Benitez può far quadrare il cerchio.
Ha già pronta la lista di chi non deve partire: c’è qualcuno che potrà rivalutare, qualcun altro che invece non rientrerà nelle sue idee, ma aldilà di ogni previsione tecnico tattica c’è da stare sereni: Rafal Benitez è uomo di spessore, cultura, sapienza, competenza, personalità.
E’ chiaro che il campo è un giudice che spesso trascende curriculum e palmares, ma per una piazza che a stento aveva digerito l’abbandono di capitan Mazzarri, l’uomo giusto è lui.
Aurelio non si nasconde più dietro al dito, vuole vincere, e per vincere veramente qualcosa occorre un vincente.
Don Rafaèl, lo è.