Il Da Costa ritrovato
24 Ottobre 2010: Curci si tocca il polpaccio, si rivolge alla panchina e implora il cambio.

L’allora tecnico della Sampdoria Di Carlo non può far altro che rivolgersi alla panchina e chiamare a scaldarsi quel brasiliano dallo sguardo un po’ spaesato, che mai aveva calcato un campo della massima serie. Il suo nome è Angelo Da Costa, e sarà il primo portiere straniero a difendere la porta blucerchiata. Nonostante l’inizio non molto fortunato, Eto’o violerà la sua rete dopo pochi secondi, quel ragazzo brasiliano iniziava già a far breccia nei cuori della Sud. L’ex Ancona, che con i marchigiani aveva prima tolto il posto a Salvatore Sirigu, e poi condotto gli stessi alla salvezza nella stagione successiva, diventò definitivamente “uno di loro” il 19 Gennaio 2011: Ottavi di Finale di Tim Cup, Sampdoria e Udinese si sfidano ai rigori, dopo un’avvincente partita terminata per 2 a 2. Da Costa parerà ben due tiri dal dischetto, conducendo i blucerchiati ai Quarti, dove però verranno eliminati dal Milan. Dopo un’ottima serie di prestazioni nel campionato cadetto scorso, il brasiliano si conferma para-rigori nella sfida dei play-off con il Sassuolo, durante la quale divora letteralmente un penalty di Gianluca Sansone, adesso al Torino. In estate, però, arriva la mazzata: deferimento per i fatti riguardanti Ancona-Grosseto. Per Angelo il mondo sembra collare addosso, ma per tornare ancora più velocemente a vestire i colori che ama, patteggia 3 mesi. Tre mesi nei quali Angelo è sempre in Tribuna, pronto a sostenere i suoi compagni, a gioire e a soffrire con loro. Adesso i tre mesi sono finiti, Da Costa sta tornando: questa sera con la Fiorentina sarà lui a difendere la porta blucerchiata, vista l’assenza di Romero. E tutta la tifoseria sarà con lui, e lui sarà con loro… Bentornato Angelo!