Il pari a reti inviolate condanna sia Reading che QPR
Per rimanere nella massima serie, sia i neopromossi del Reading che il QPR dovevano ottenere i tre punti; novanta minuti di speranze che, per entrambe le squadre, si sono spente con una brutta delusione.

C’erano più di ventitremila tifosi, oggi, al Madejski Stadium di Reading. Non è certo inconsueto che in Inghilterra anche le squadre più in difficoltà abbiano al proprio seguito un folto tifo, ma questa volta c’era una ragione in più per comprare il biglietto: tutte e due le squadre si giocavano il tutto per tutto e solo una delle due poteva salvarsi. Sfortuna ha voluto che oggi a Reading nessuno ne sia uscito col sorriso sulle labbra.
Poca qualità nel gioco e pochi tiri in porta per entrambe, sembra sia il Reading ad emergere maggiormente nei primi minuti; è tuttavia il QPR che ci prova per primo: al 12′, la traversa nega al bel tiro di Granero di sbloccare la partita. Risponde il Reading al 39′ con Pogrebnyak, il cui tiro viene respinto sulla linea di porta da Bosingwa. Nei restanti sei minuti, ben due richieste di calcio di rigore, entrambe da parte dei padroni di casa, saranno ignorate dall’arbitro.
Al rientro in campo, più notevole è la forma del QPR, che, prima con il colpo di testa da corner di Remy poi con il tiro di Taarabt, lanciano un segnale agli avversari. Pochi minuti dopo è però la squadra di casa a godere di un momento positivo, soprattutto grazie a Pogrebnyak e Guthrie, che comunque non riescono a superare Green.
La partita si chiude sullo 0-0 e, a tre giornate dalla fine del campionato, Reading e QPR salutano la Premier League.