Inter, cosi Filippo sarà felice di tornare a scuola
Tornerà a sentire da vicino il suono della campanella, il nostro Filippo.
Tornerà perchè, finalmente, i suoi eroi sono tornati alla vittoria, ai tre punti, strappati con la rabbia, con le unghie ad un ottimo Chievo.

Si sarà divertito, Filippo, con una partita cosi.
Batticuore degli ultimi 5′ di gioco, in cui Samuel, prima, e Milito, poi, sembrano aver spezzato un incantesimo che si abbatteva sui nerazzurri.
Eppure avrà sofferto, il bambino/tifoso più famoso degli ultimi vent’anni di calcio italiano; quando il Chievo faceva barricate, quando ha sfiorato il vantaggio, o anche quando Milito, dagli undici metri, l’aveva sparata forte e centrale, cosi centrale da far sogghignare un Sorrentino che manco ci credeva di averla presa quella palla.
L’Inter non s’è arresa, ha sofferto, s’è compattata, e alla fine il suo mister ha avuto ragione.
Certo, una vittoria non può allontanare tutti gli spettri accumulati nell’ultima decina d’incontri, ancor di più se si pensa a come questa vittoria sia arrivata, ma tre punti prima di una fondamentale gara di Champions sono come l’ossigeno per coloro che vanno in campo, quelli che li seguono dalla Tribuna Autorità o dalle scalinate di San Siro.
Fiduciosi, ora, che anche il Marsiglia può essere il Chievo, perchè in fondo basta un gol, o meglio due.
Intanto, chi lo spiega a Filippo che deve tornare tra i banchi il sabato mattina?
Ci andrà, sperando di poter gridare “Presente” anche mercoledi, dopo aver sofferto, gioito, e rivisto le lacrime del proprio allenatore.