Juventus, il segreto di Bonucci: il motivatore lo picchiava al buio
Importanti rivelazioni arrivano sul segreto della rinascita del difensore bianconero, Leonardo Bonucci.

Inutile dire quanto sia cresciuto il difensore, prima e durante gli anni passati alla Juventus. Statistiche e risultati sono dalla sua parte: risulta infatti il difensore più impiegato in serie A, secondo solo ad Alessandro Lucarelli.
Bonucci però ha dovuto svolgere un percorso molto importante per raggiungere determinati risultati, e a rivelarlo è il suo motivatore personale, Ferrarini, sul suo profilo Facebook, come riporta TuttoSport stamane. Ferrarini, metteva a dura prova Bonucci, sia sul piano psicologico che fisico, per dargli sicurezza e stabilità emozionale. Ecco la descrizione di alcune delle prove a cui il difensore bianconero era sottoposto: “Nel corso degli anni, ho portato Bonucci nella cantina di casa mia, al buio. Lì, con un tono di voce non gentile, lo offendevo in ogni modo, lo umiliavo. Al primo accenno di reazione, lo prendevo a pugni nello stomaco. Obiettivo? Vincere il giudizio, affinchè stesse sempre sul pezzo. Così è cominciata la storia del soldato”.
Insomma, a detta dello stesso Ferrini, Bonucci, ha affrontato un percorso tutt’altro che semplice, ma che ha portato il giocatore, al raggiungimento di importanti risultati personali e professionali. Per citare il buon Bukowsky, “l’uomo è nato per conquistare a fatica ogni centimetro di terreno. Nato per lottare, nato per morire”, e il percorso di Leonardo Bonucci, ne è la dimostrazione.