La dura legge del gol (dell’ex): destino, provvidenza e rimpianti nella maledetta domenica di quattro squadre di A
Il gol dell’ex è un misto tra destino e provvidenza, è una serie di messaggi in codice o un incrocio tra rimpianti e certezze. “Hai visto che segno ancora?”, oppure “questo è solo per ricordarti quanto fossi forte”.

Insomma un modo alternativo per schiarire la memoria o rinfrescarla a chi troppo presto si è sbarazzato di questo o quel calciatore, o di chi, per necessità, ha salutato il proprio pezzo da novanta con la speranza di una sua involuzione che non acuisse la rabbia. La storia del calcio è piena zeppa di “gol dell’ex”, puntuali come e più di un orologio svizzero. Se ne contano tanti ogni domenica, ormai non fanno più notizia ma quando accade, il più delle volte, la reazione delle vittime è sempre la stessa: “Lo sapevo”. Eh già.
Chissà se Cagliari, Sampdoria, Milan e Parma avevano pronosticato una domenica simile. Un dispiacere da chi tante volte è riuscito a strapparti un sorriso, uno schiaffo ricevuto da chi troppe volte hai abbracciato o applaudito. Come Fabio Quagliarella, idolo di Marassi nella stagione 2006/07. 13 gol in maglia blucerchiata in 35 presenze, tre in novanta minuti da incubo per la formazione di Mihajlovic. E’ recidivo, Quagliarella, a segno anche nel dicembre del 2007, con la maglia dell’Udinese, ancora contro i doriani. Da Torino a Bergamo, anche il Cagliari cade nella trappola delle firme degli ex. La penna, all’Atleti Azzurri, è quella di Mauricio Pinilla, 32 gol in maglia rossoblù dal 2012 al 2014. Sua la gemma che regala all’Atalanta tre punti d’oro e fa sprofondare nel baratro i suoi vecchi compagni. Domenica da ex anche a San Siro. Apre le danze, in Milan-Parma, Antonio Nocerino, uno che da quelle parti, alle spalle di Ibra, ha segnato dieci gol nella stagione 2012/13. Fine dei giochi? Neanche per scherzo. C’è ancora un ex a reclamare gloria, ad implorare una porzione di cronometro per rubare la scena a Jeremy Menez. Riflettori puntati su Cristian Zaccardo, uno che i gol, di solito, preferisce evitarli. Segna anche lui al Parma, sua squadra dal 2009 al 2013.
E’ la domenica dei gol degli ex, è la domenica dei dispiaceri, delle prodezze che esplodono dentro ma che non possono essere condivise con i compagni. Perché il colmo, dei gol degli ex, è che quando li segni non te li godi, nascosto dietro un gesto con le mani a dire “non posso esultare” ed un cenno sul volto che significa “lo sapevo”. Ancora.
A cura di Fabio Tarantino – Twitter: @FabTarantino_19